«Farmacopee», Luigi Grossi e Gianroberto Iorio in mostra alla Farmacia dei Golfi

«Farmacopee», Luigi Grossi e Gianroberto Iorio in mostra alla Farmacia dei Golfi
Martedì 15 Febbraio 2022, 18:44
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In attesa del finissage della mostra collettiva «Farmacopee» , un nuovo appuntamento con gli artisti in vetrina giovedì 17 febbraio ore 18 presso la Farmacia dei Golfi in Piazzetta Duca D’Aosta con Gianroberto Iorio e Luigi Grossi. Un fuoriprogramma, che intende proseguire il calendario inaugurato lo scorso settembre e giunto fino ad oggi vedendo alternarsi i lavori di Pietro Lista, Rosa Cuccurullo, Vittorio Vanacore , Rosanna Iossa, Antonella Pagnotta , Gaetano Di Riso, Angelo Maisto , Fiormario Cilvini, Felix Policastro ed Enzo Palumbo.

Luigi Grossi invita a riflettere sull’antico tema del volo.

Lavorando la pietra lavica con vernice rossa e costruendo ali, l’artista ha inteso rappresentare l’eterno desiderio dell’uomo di opporre la spiritualità alla materialità. La pietra, infatti, è il simbolo dei nostri pesi, delle zavorre che ognuno di noi si porta dietro e di cui, a volte, non riesce a liberarci, le ali non solo ci consentono di volare, ma anche di riscoprire la parte più eterea della nostra anima, quella che più ci avvicina al divino, e che a volte ignoriamo perché soffocati dalle incombenze della nostra amara quotidianità.

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Da quest’opera, ci giunge un monito importante, sottolinea la professoressa Margherita Romano: «come a dire abbi il coraggio di sollevarti al di sopra di tutto ciò che può far male, così come abbi il coraggio di avere cura di te, di prenderti cura dei tuoi sogni e dei tuoi desideri e non seppellirli sotto il macigno dei pesi materiali, libera le energie che possiedi e non farti possedere dalle cose.» “L’Elisir D’amore” è invece il titolo dell’installazione di Gianroberto Iorio: una composizione di bottiglie in vetro che sembrano contenere una pozione d’amore. Che cosa effettivamente racchiudano quelle bottiglie, però, nessuno di noi può saperlo, ma possiamo convincerci del magico contenuto, per credere con più forza e più determinazione in quello che noi desideriamo. L’elisir, spogliandoci di ogni inibizione, ci spinge a lottare senza riserve per conquistare ciò che vogliamo, aumentando la fiducia in noi stessi. Un rimando non casuale ad una sorta di “effetto placebo”, ben noto al mondo farmaceutico che si ricollega al concetto di benessere totale per cui è nata la rassegna «Famacopee».

Il gruppo di “Farmacie dei Golfi” della famiglia Di Martino aderisce da anni ad iniziative solidali e progetti che si preoccupano di curare i pazienti non semplicemente prescrivendo medicinali ma avendo a cuore il loro stato d’ animo. Facendo appello alla sensibilità artistica e al gusto estetico come terapia, Farmacopee riflette sulla complessità della società attuale, che riconosce sempre più l’opportunità di riservare dei momenti dedicati all’arte, travalicando quelli che sono gli spazi convenzionalmente deputati all’esposizione delle opere. Il progetto accende i riflettori su un’area tanto bella quanto trascurata del centro di Napoli, quale quella dei gradini Conte Mola, scalinata storica ad angolo del teatro Augusteo, che conduce ai quartieri spagnoli. Il finissage, previsto per il mese di aprile in uno spazio pubblico di prestigio al centro di Napoli, sarà accompagnato dalla presentazione del catalogo relativo alla “raccolta metafantafisica delle cose di” , come l’ha definita il curatore Marcello Francolini, autore dei testi critici che hanno accompagnato ogni bi-personale.

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