Torna NaNo Film Festival a Piscinola: «Non siamo solo periferia»

Torna al Teatro Area Nord la IV edizione della kermesse che vuole dare visibilità a cortometraggi innovativi, premiando la creatività degli autori

La presentazione
La presentazione
di Valentina Bonavolontà
Venerdì 9 Giugno 2023, 22:06 - Ultimo agg. 22:28
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Nel cuore dell’Area Nord di Napoli, torna per la sua IV edizione il NaNo Film Festival, la kermesse che vuole dare visibilità a cortometraggi innovativi, premiando la creatività degli autori. Quattro giorni pieni di cinema sì, ma anche arte, teatro, libri e musica. 

La quarta edizione dall’8 all’11 giugno al Teatro Area Nord di Napoli rimane fedele al suo intento di promuovere giovani artisti indipendenti. Il festival, offrendo un ricco carnet adatto ad un ampio pubblico, si propone di dar voce a personalità promettenti nel mondo cinematografico e non solo. Come afferma il Direttore Artistico Vincenzo Lamagna, «la bellezza di questi eventi sta nel dare la possibilità a questi autori di farsi scoprire da persone che invece in un altro modo non avrebbero possibilità di guardare determinati film, creare occasioni di confronto, dibattito e permettere a registi di tutto il mondo di conoscersi e conoscere il nostro territorio». 

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L’edizione 2023 del NaNo è ricca di eventi da non perdere: i rendez-vous con Peppe Lanzetta e la ristampa di “Messico napoletano”, un’interessantissima masterclass sul “Lavoro dell’Attore” con Gianluca De Gennaro, un incontro imperdibile con lo storico e saggista Alberto Castellano sulla fenomenologia dei successi seriali quali “Gomorra” e, infine, il reading sulla “Poezia” del poeta Alfonso Tramontano Guerritore. Anche quest’anno avranno luogo attesissime presentazioni letterarie grazie alla partecipazione degli autori indipendenti Dave Given, Ilaria Mann, Antonio De Gennaro, Lia Esposito e, da Diana Edizioni, Emanuele Fusco e Daniele Magliuolo. Infine, i musicisti Tommaso Primo e Giuseppe Madonna, daranno il tocco in più a queste serate con concerti emozionanti ed imperdibili per i partecipanti.

«Questa è una periferia geografica. La creatività esiste qui come in centro, ma al centro ha molti più modi per essere fruibile al pubblico». - spiega Emanuele Fusco, autore di una raccolta di racconti "Meno dodici all'Apocalisse", presentato ieri sul palco del NaNo Film Festival - «La mia grande passione è il cinema e parto proprio dai finali dei film, dalle immagini per realizzare questi racconti il cui tema centrale è l'ambiente».

Ancora nel pomeriggio è stato proiettato il film "Come fuoco" di Salvatore De Chiara dedicato a Mario Paciolla, il giovane giornalista assassinato durante l'esercizio delle sue funzioni di osservatore ONU dell'accordo tra governo colombiano e FARC.

Un operatore di pace napoletano che ha viaggiato in tutto il mondo, è morto in Colombia in circostanze misteriose. Un suo amico, il cantautore Valerio Bruner, gli dedica una canzone e raccoglie testimonianze e riflessioni di amici e attivisti che rivendicano la verità sulla sua morte.

«Abbiamo sentito la forte urgenza di fare questo film. Non si poteva più aspettare.» - racconta il regista Salvatore De Chiara - «"Come fuoco" doveva essere lontano dalla retorica del dolore, lontano dalla retorica del "sociale" tanto per fare, che ha inquinato il modo di ravccontare storie per immagini. Abbiamo raccolto delle testimonianze silenziose, perchè il silenzio è ciò che c'è attorto a questa vicenda. E' il nostro modo di chiedere giustizia.» 

A parlare di Mario Paciolla i suoi genitori, Anna Maria Motta e Giuseppe Paciolla. «Mario era un ragazzo dei nostri tempi, un sognatore, ma anche con i piedi per terra. Ha creduto davvero di poter dare un contributo al mondo che stiamo vivendo. "Come fuoco" - continuano i genitori del giornalista - viaggia su due focus, il fatto che Mario fosse un ragazzo come tutti gli altri, con tanti amici e tanti sogni e l'impegno sociale suo e delle persone che lo hanno accompagnato in questo percorso. La storia di Mario non è la storia della nostra famiglia, è la storia del mondo». 

Ancora attiva la resistenza dei genitori all'archiviazione del caso dell'assassinio del figlio e forte l'omertà che lo circonda. E' attiva tuttavia una piattaforma sicura e privata marioveritas.org per chi avesse notizie della morte di Mario. E' inoltre possibile firmare una petizione, che ha già ottenuto 90000 firme per chiedere giustizia a Mario Paciolla ministero-degli-esteri-italiano-morte-di-un-operatore-italiano-dell-onu-in-colombia.

Nato come piccolo progetto, nel corso di queste quattro edizioni, la Kermesse si è notevolmente ampliata sia a livello di pubblico che di contenuti. L’obiettivo del NaNo Film Festival è quello di «far diventare il festival Academy awards-qualifying, che permetterebbe ai giovani artisti di farsi riconoscere da un pubblico più vasto, dando così voce a personalità nuove e meritevoli, cosicché il percorso che noi abbiamo delineato per determinate opere sia soltanto un crescendo e non una fine». 

Di grandissimo rilievo è la scelta di portare avanti questo progetto nell’ambiente partenopeo e creare una categoria di autori campani. «Io sono di Napoli e Napoli per me è parte integrante del mio racconto, del mio vissuto,» - continua Vincenzo Lamagna - «Se ci sentiamo periferia? Non lo so. Siamo Napoli Nord, ma è un Festival di Napoli, a tutti gli effetti». 

«Mi colpisce la sincerità di questo progetto. Ci sono dei ragazzi competenti che si organizzano, che ci credono, che portano l'arte qui, a Piscinola. Crescono e fanno crescere il territorio. Dò il mio contributo, è importante incoraggiarli» - dice Tommaso Primo, musicista e cantaurtore partenopeo. E sui suoi progetti personali: «Posso dire solo questo: m»i sto avvicinando al mondo del cinema

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