Dissonanzen al Monastero de Trentatrè di Napoli: c'è «Mozart nostro contemporaneo»

Ade e Olimpo, Inferno e Paradiso si incontrano per il terzo appuntamento della kermesse

Il gruppo in concerto
Il gruppo in concerto
di Enrica Buongiorno
Lunedì 5 Giugno 2023, 16:22 - Ultimo agg. 18:30
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Ade e Olimpo, Inferno e Paradiso si incontrano per il terzo appuntamento di Dissonanzen dove il compositore Nicola Sani incontra Mozart. Al Monastero delle Trentatré – Sala Maria Lorenza Longo, martedì 6 giugno alle 21, Dissonanzen presenta "Mozart Nostro Contemporaneo" con Ciro Longobardi al pianoforte, Manuela Abano al violoncello, Francesco Solombrino al violino e Tommaso Rossi al flauto.

La serie "Mozart nostro contemporaneo"  per questo concerto prevede un abbinamento per contrasto: la Sinfonia K 551 in Do Maggiore Jupiter, caratterizzata da un’olimpica grandiosità formale, preceduta dal Trio per violino, violoncello e pianoforte Löico di Nicola Sani, lavoro del 2021 ispirato al Canto XXVII dell’Inferno dantesco, commissionato dall'Accademia Filarmonica di Bologna per i 60 anni di Nicola Sani.

Dissonanzen cambia location e si sposta all’Atrio delle Trentatré col terzo appuntamento di Mozart nostro Contemporaneo, il primo di quest’anno del ciclo triennale dedicato alle Sinfonie di Mozart nella trascrizione di Muzio Clementi per flauto, violino, violoncello e pianoforte accostate a brani di autori contemporanei.

All’oscuro ribollire della materia sonora del Trio Löico si contrappone la maestosità della Sinfonia Jupiter, sintesi esemplare tra forma sonata e scrittura contrappuntistica.

«I tre insiemi strumentali sono utilizzati in maniera estesa esplorando le possibili sonorità scaturite dalle loro interrelazioni. Il suono prodotto da ogni interprete si prolunga o si trasforma nel suono dell’altro. I tre insiemi strumentali sono utilizzati in maniera estesa esplorando le possibili sonorità scaturite dalle loro interrelazioni. Il suono prodotto da ogni interprete si prolunga o si trasforma nel suono dell’altro. Il contrasto tra elementi di continuità e discontinuità genera una forma che si avvolge su se stessa, come una sorta di spirale tridimensionale. Progetto sonoro, gestualità e spazio sono parte di una trasformazione sonora che avviene davanti a noi, in tempo reale» ha spiegato il compositore Nicola Sani.

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