Galleria Toledo presenta «Sirene, una donna in un corpo di un uomo! Ecco cosa ​sono, un mostro!» il 28 e 29 dicembre

Una libera riscrittura del capolavoro «Le cinque rose di Jennifer» di Claudio Spaggiari, omaggio ad Annibale Ruccello

Locandina Sirene
Locandina Sirene
Lunedì 19 Dicembre 2022, 19:31 - Ultimo agg. 20:12
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Oggi lunedì 19 Dicembre alle ore 18:30 alla libreria The Spark Creative Hub in piazza Bovio a Napoli, incontro per lo spettacolo «Sirene, una donna in un corpo di un uomo! Ecco cosa sono, un mostro!», omaggio ad Annibale Ruccello, in scena il 28 e 29 dicembre al teatro stabile d’innovazione Galleria Toledo ai Quartieri Spagnoli con Vincenzo De Caro e Claudio Spaggiari, autore della pièce. Ospiti la giornalista e scrittrice Francesca Saturnino e la studiosa in Mind Gender and Language Carmen Ferrara.

Moderatore Paolo Valerio, professore Onorario in Psicologia Clinica, Presidente di Onig, Presidente Fondazione Genere identità Cultura. Vincenzo De Caro racconterà gli anni ’80, gli anni convissuti con Annibale ed altri personaggi del mondo dello spettacolo, gli anni in cui Annibale partorì «Le cinque rose di Jennifer» Lo spettacolo «Sirene -Una donna in un corpo da uomo, ecco cosa sono. Un mostro!!!», presentato dall’associazione culturale Masaccio, è in scena il 28 e 29 dicembre alle 20.30 alla Galleria Toledo. Una libera riscrittura del capolavoro «Le cinque rose di Jennifer» di Claudio Spaggiari, omaggio ad Annibale Ruccello Vincenzo de Caro e Claudio Spaggiari condividono il palco da protagonisti di un’opera intensa, che fa riflettere su ogni sfaccettatura dell’animo umano. Genni e Zoe sono due vecchie travestite alla affannosa ricerca del loro posto nel mondo, con infinite domande senza risposte certe, sempre in bilico tra la rassegnazione e il rifiuto dell’omologazione.

Partecipando attivamente alla climax emotiva dei due personaggi lo spettatore si troverà catapultato in una profonda ricerca interiore che coinvolge ogni essere umano.

Tra esagerazioni, balletti e trucchi emergono la solitudine provata da queste due anime e i loro sogni, sempre e solo sognati. Un caleidoscopico balletto emotivo che porterà a un epilogo inatteso. Sirene è un testo di denuncia, una rappresentazione dell’individualismo dell’uomo contemporaneo. Il testo è stato completamente riscritto da Spaggiari e ha preso la piega attuale grazie all’amicizia trentennale e alla stima professionale che lo lega a De Caro con il quale ha condiviso mesi di lavoro e ricerca. A trentasei anni dalla scomparsa di Ruccello, Spaggiari decide finalmente di portare a termine un progetto che aveva pensato nell’ormai lontano 2011. De Caro interpretava «Le cinque rose di Jennifer» al teatro del Cestello di Firenze quando Spaggiari se ne innamorò perdutamente e sognò per la prima volta di reinterpretarlo con il suo punto di vista e la sua prospettiva.

«Le cinque rose di Jennifer» fu scritto da Ruccello nel 1980 quando condivideva l’abitazione proprio con De Caro, motivo per cui Vincenzo è molto legato al testo. La loro casa di Posillipo era diventata luogo di ispirazione per Ruccello per la grande moltitudine di persone, tutte diverse, che varcavano la loro soglia. Un vero e proprio «porto di mare» che accoglieva i più vari tipi di umanità, da anime disperate ad artisti veri, da vagabondi in cerca di equilibrio a personalità di spicco dell’ambiente culturale e mondano di Napoli. Un crocevia di storie, culture, mondi quasi dissonanti tra loro, eppure così ricchi di racconti affascinanti, da costituire l’ispirazione perfetta per Ruccello.

«Sirene» soprattutto nella prima parte, che è più aderente al testo originale, vuole omaggiare proprio questa parte di vita che De Caro e Ruccello hanno condiviso. Altra analogia col testo originale è la presenza del personaggio di Franco, una persona realmente esistita, che permane anche in Sirene ma con altro nome, Lello. Il finale è invece il taglio più contemporaneo del copione, un epilogo quasi aperto, che lascia spazio a più interpretazioni e che dà spazio a illazioni discrepanti tra loro. Seppur vero che la diversità è l’essenza dell’umanità, se ci guardiamo dentro anche solo per un istante nessuno si troverà poi così distante dai sentimenti provati da queste due anime interpretate con coraggio, intensità emotiva e grande energia da due attori poliedrici e capaci di far emozionare.

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