Giovanbattista Cutolo ucciso a Napoli, cento artisti baby per il musicista: «Mai più violenza cieca»

In prima fila il padre del ragazzo: «L’esecuzione l’ultimo respiro concesso al giovane»

Musicisti per Giogiò
Musicisti per Giogiò
di Giovanni Chianelli
Lunedì 25 Marzo 2024, 23:56 - Ultimo agg. 27 Marzo, 09:33
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Cento giovani artisti uniti in memoria di un altro, uno di loro, che purtroppo non può più suonare; ma convinti che la sua musica resterà. È “La bellezza contro la violenza”, l’evento dedicato a Giovanbattista Cutolo, il cornista assassinato a 24 anni in piazza Municipio il 31 agosto del 2023.

Il concerto

È andato in scena ieri, nel tardo pomeriggio, non lontano dal luogo dell’omicidio, nella basilica di San Giacomo degli Spagnoli. E vicino anche al Mercadante: il teatro fu inaugurato nel 1779 dall’opera “L’infedeltà fedele” di Domenico Cimarosa. Dario Ascoli, musicista e compositore, nonché critico di classica di Il Corriere del Mezzogiorno, il giorno dell’omicidio stava lavorando proprio alla revisione dell’ouverture di quell’opera; sulla spinta emotiva della tragedia ha composto “In Memoriam Ioannis Baptistae, pro Pulchritudine contra Violentiam”, da cui prende il titolo l’evento e che è stato eseguito ieri per la prima volta. 

«Le quattro sezioni del brano terminano tutte con una nota del corno, lasciato solo dall’orchestra. È l’ultimo respiro concesso a Giovanbattista prima della sua morte avvenuta per mano di chi, poco più giovane di lui, ha spezzato una vita in una notte segnata dalla violenza immotivata» ha spiegato Ascoli. «Nel suono del corno, che resta solo come ultima, indelebile, memoria è racchiuso tutto il senso della composizione: sublima la morte violenta lasciando a chi rimane la bellezza della musica che ha il potere di illuminare le coscienze opponendosi alla brutalità della violenza». 

L’orchestra

Il programma musicale è stato affidato all’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, fondata da Enzo De Paola e diretta da Giuseppe Mallozzi.

Quello che tutti ormai chiamano Giò Giò suonava anche per questa formazione. Ed è un dato simbolico che il suo assassino, un altro giovane, di appena 16 anni, venisse proprio dai Quartieri spagnoli. I legami, i richiami e le dediche, tra il ricordo e il riscatto, sono stati gli ingredienti centrali di un concerto delicato e commovente che è stato anche accompagnato dalle voci del coro della Pietrasanta.

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I musicisti

Tra i cento musicisti impegnati nel concerto l’attenzione è andata a chi suonava il corno, lo strumento di Cutolo. Come Christian Criscuolo che ha offerto un fuoriprogramma prima dell’esibizione delle formazioni, in compagnia di un violoncellista; ha 20 anni e studia al conservatorio San Pietro a Majella. Molto emozionato, ha offerto un breve commento: «Abbiamo improvvisato una sorpresa, un’introduzione per corno come dedica a Giogiò. Un onore essere qui a suonare per lui, anche se non sarà semplice sostituirlo, era un virtuoso». Nel pubblico, in prima fila, il padre del musicista assassinato, Franco Cutolo, vicino il presidente della II municipalità Roberto Marino e il consigliere comunale Luigi Carbone; assente la madre del ragazzo Daniela Di Maggio. Il programma è iniziato con il “Concerto in Fa Maggiore” di Giuseppe Sammartini, a cui ha partecipato da solista Tommaso Rossi, direttore artistico dell’associazione Alessandro Scarlatti. Poi è proseguito con le “Quattro versioni originali della Ritirata Notturna di Madrid” di Luigi Boccherini, e si è concluso sulle note gioiose di “Danzon n. 2” di Antonio Marquez Navarro.

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