Giovanbattista Cutolo ucciso a Napoli, show di 100 artisti: «La bellezza contro le armi»

L'impegno del Comune: «Due centri giovanili per non dimenticare»

Giovanbattista Cutolo ucciso a Napoli, show di 100 artisti
Giovanbattista Cutolo ucciso a Napoli, show di 100 artisti
di Giuliana Covella
Mercoledì 20 Marzo 2024, 23:12 - Ultimo agg. 21 Marzo, 16:16
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Grazie a cento giovani artisti il suo corno, simbolo dell’amore per l’arte e la cultura, risuonerà ancora. “La bellezza contro la violenza” è il tema del concerto che si terrà il prossimo 25 marzo alle 18.45 nella Pontificia Reale Basilica di San Giacomo degli Spagnoli e sarà dedicato a Giovanbattista Cutolo. Un tributo alla memoria del cornista di 24 anni strappato alla bellezza della musica e alla vita lo scorso 31 agosto in piazza Municipio. Protagonisti della manifestazione L’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli diretta da Giuseppe Mallozzi e il Coro della Pietrasanta guidato dal maestro Rosario Peluso. Ospite d’onore il flautista Tommaso Rossi, direttore artistico dell’associazione Alessandro Scarlatti, che interverrà come partner dell’iniziativa con due scuole napoletane, il liceo musicale Palizzi e l’istituto comprensivo D’Aosta-Scura affiancati per l’occasione dal liceo musicale Cirillo di Aversa.

Un omaggio in note per Giogiò a pochi giorni dalla sentenza che ha condannato a 20 anni il 17enne ritenuto colpevole del suo omicidio, proprio nei pressi del luogo dove si consumò la tragedia.

L’evento è realizzato grazie alla disponibilità dell’Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli e del Comitato Partidarios De Santiago, enti responsabili della basilica riconosciuta come chiesa nazionale spagnola. Per questo il programma è diviso in due sezioni: la prima dedicata all’Italia, la seconda alla Spagna. Nella prima parte Tommaso Rossi sarà il solista del concerto per flauto dolce, archi e continuo di Giuseppe Sammartini.

Coro e orchestra eseguiranno poi in prima assoluta “In Memoriam Ioannis Baptistae, pro Pulchritudinec ontra Violentiam”, composto dal maestro Dario Ascoli nelle ore successive all’assassinio del musicista. La pagina accorata sarà proceduta da l’Ouverture dall’Infedeltà fedele di Cimarosa, scritta dall’autore nel 1779 per inaugurare l’odierno Teatro Mercadante e revisionata dallo stesso Ascoli nei giorni che precedettero la morte di Giogiò. Nella seconda parte verranno eseguite le Quattro versioni originali della Ritirata Notturna di Madrid di Luciano Berio e il Danzòn N.2 di Jesús Arturo Márquez Navarro. Il concerto è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Saranno intitolati a Francesco Pio Maimone e a Giovanbattista Cutolo due centri giovanili del Comune. A far propria la proposta del presidente del Consiglio Enza Amato e del capogruppo di Manfredi Sindaco Fulvio Fucito è stato il sindaco Gaetano Manfredi. Un annuncio che arriva ad un anno dall’omicidio di Francesco Pio Maimone (ucciso fuori a uno chalet a Mergellina tra il 19 e il 20 marzo 2023) e il giorno dopo la sentenza per l’omicidio di Giogiò.

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Le strutture individuate sono “La casa della cultura e dei giovani” di Pianura, quartiere dove viveva Maimone, e la sala teatro del Centro giovanile “Asterix” di San Giovanni a Teduccio per ricordare il musicista di 24 anni. «La reazione della città dopo l’assassinio di Francesco Pio e di Giogiò è stata la riprova della volontà della maggioranza dei napoletani di mettere un argine al dilagare della violenza giovanile - ricorda il sindaco - Per farlo è necessario uno sforzo comune da parte di istituzioni, agenzie educative e società civile. Siamo stati vicini ai familiari di Maimone e Cutolo, battendoci inoltre a livello nazionale per ottenere più mezzi e risorse per garantire la sicurezza in città». «Dietro questi terribili fatti accaduti si nascondono storie di disagio, delinquenza, povertà educativa e incapacità di gestire le relazioni umane: fattori che alimentano fenomeni di violenza e prevaricazione - hanno ribadito Amato e Fucito - con questa iniziativa vogliamo andare oltre il dolore, l’indignazione e la condanna e mantenere viva nelle generazioni future la memoria di questi due ragazzi come esempio di moralità e rettitudine».

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