Sabato 27 maggio a partire dalle ore 19, NarteA nell'ambito degli eventi del Maggio dei Monumenti - Fuori maggio (Iniziative indipendenti, promosse dal comune di Napoli -cultura) realizzate al Complesso Museale dell'Arciconfraternita dei Pellegrini, presenta la visita guidata teatralizzata Peregrinos, storie di accoglienza e carità.
Un viaggio indietro nel tempo, in pieno stile NarteA, che trasporta gli spettatori al 25 luglio 1578, quando il sarto Bernardo Giovino fonda a Napoli l’Arciconfraternita dedicata ad ospitare e accogliere coloro che erano in viaggio verso luoghi sacri, una realtà simile a quella fondata a Roma dal celebre San Filippo Neri.
La visita guidata teatralizzata ripercorre la vita e le attività dell’Arciconfraternita, attraverso le voci di coloro che diedero forza e anima ad una delle realtà assistenziali più importanti del meridione.
Verso fine del XVI secolo la storia e le vicende dell’Arciconfraternita dei Pellegrini si intrecciano con quelle di una delle famiglie aristocratiche più note della città di Napoli: i Pignatelli. Uno dei suoi esponenti, Fabrizio Pignatelli, volle edificare nella zona della Pignasecca una chiesa dedicata a Santa Maria Materdomini e una Casa Ospitale, ma a causa della sua morte, nel 1577, si riuscì a costruire solo la chiesa. L’Arciconfraternita ricevette però in dono rendite e terreni. NarteA ripercorrerà le vicende che hanno portato all’inizio del XIX secolo all’edificazione di un vero e proprio ospedale.
«Nella Napoli del XVI secolo un uomo, in veste di pellegrino, arriva nella capitale del viceregno spagnolo per mantenere fede ad un voto – spiega l'autore Febo Quercia –, ma il viaggio lungo la strada si trasforma in un vero e proprio viaggio interiore, che avvicina i visitatori ai tormenti del viandante. I pensieri del pellegrino si alternano ai racconti della tradizione, grazie alla presenza di una popolana, anima pittoresca dell’antico mercato della Pignasecca».
A fare da sfondo della narrazione scenica, gli ambienti del Complesso Museale dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, come la settecentesca Chiesa della Santissima Trinità con la suggestiva Terrasanta, e la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria Mater Domini. Una visita nell’anima della Napoli caritatevole e ospitale, in quel sentimento vitale che ne fa una delle città più accoglienti al mondo.
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