Al teatro Sannazaro va in scena «Ciccioni», lo spettacolo che esplora l'espressività dei corpi grassi

Al teatro Sannazaro va in scena «Ciccioni», lo spettacolo che esplora l'espressività dei corpi grassi
Sabato 8 Gennaio 2022, 11:12
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Da venerdì 14 a domenica 16 gennaio (venerdì e sabato ore 21.00 - domenica ore 18.00) al teatro Sannazaro va in scena «Ciccioni» di Francesco Campanile che firma anche la regia. In scena ci sono Marco Barbarisi, Giorgia Iolanda Barsotti, Nicola Tartarone, Letizia Titta Tassi. Roberto ha un problema: non ha una famiglia normale.

La natura gli ha dato dei figli sbagliati, non giusti, non come quelli dei suoi colleghi. Ha passato tutta la vita a sognare una famiglia perfetta, scegliendo per moglie la reginetta del concorso di bellezza, e a immaginare dei figli così belli che li avrebbero messi sulla scatola delle barrette Kinder, che quando si ritrova tra le braccia Lara e Giosuè, grassi fin dalla nascita, ha la conferma che la vita si è accanita contro di lui.

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Per Roberto, infatti, la misura dei nostri corpi stabilisce quella delle nostre vite; è una verità talmente ovvia che non c’è bisogno di spiegarla.

E la misura dei suoi figli è decisamente troppo ingombrante per lui, proprio come quella di Isabella, sua moglie, che è scesa dalla passerella di Miss Italia un chilo alla volta. Come fargli capire che la vita per quelli come loro va addentata a piccoli morsi, sbocconcellando pezzi di serenità rubati qua e là, quando tutto va bene? Lara vuole diventare una ballerina e ha le gambe forti come i suoi sogni, che la fanno volteggiare leggerissima fin sopra le nuvole. Giosuè ama starsene chiuso in bagno per ore, perché solo lì riesce a sentirsi libero e può sbocciare con l’esuberanza di tutti gli adolescenti.

Non basta che siano già sotto gli occhi di tutti e che li abbiano soprannominati la famiglia C, C grande, non piccola, C come ciccioni? Altro che tutù, altro che sogni: per Giosuè ci vogliono dei guantoni da boxe per crescere e imparare a colpire forte, perché per suo padre nella vita vinci se sei il pesce grande che mangia il pesce piccolo, e per Lara una divisa da cassiera del Mc Donald, per mettere la testa a posto. Per il corpo, pazienza. E Isabella? Lei sognava un amore che fosse dolce come il cioccolato e invece si è ritrovata incastrata in un matrimonio in cui, se lasci la cena nel piatto, al massimo vinci un po’ di sesso con tuo marito.

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Ordine e moderazione, ecco cosa ci vuole e Roberto è pronto a tutto pur di ottenerli. Ma sarà così semplice? A cosa siamo disposti a rinunciare per essere veramente noi stessi? La compagnia «Teatri di Carta» prosegue la sua ricerca artistica con un lavoro che esplora le possibilità espressive e performative di corpi grassi, spingendoli oltre il limite di ciò che sembra comunemente possibile. Lo spettacolo nasce dal desiderio di esplorare una geografia del corpo diversa da quella comunemente accettata ma ugualmente degna di essere raccontata, e lo fa attraverso la storia di una famiglia che ha il suono di un carillon e il ritmo vorticoso di una ballerina che gira, tra amarezza e ironia.

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