Un mese di residenze artistiche al Nuovo Teatro Sanità: si parte con “Seasons” il 14, il 15 e il 16 gennaio

Un mese di residenze artistiche al Nuovo Teatro Sanità: si parte con “Seasons” il 14, il 15 e il 16 gennaio
Lunedì 10 Gennaio 2022, 21:13
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I mesi di gennaio e febbraio al Nuovo Teatro Sanità saranno dedicati alle residenze artistiche. La sala di piazzetta san Vincenzo, dal 14 gennaio presenterà i lavori di quattro giovani gruppi selezionati attraverso una call pubblica. Offrendo lo spazio e un piccolo supporto, il collettivo ntS’ contribuisce ai debutti di “Seasons” di Orlando Napolitano, interpretato da Valentina Elia e Ivan Graziano, diretto da Marcello Manzella e impreziosito dalle musiche di Antonio Eliain scena dal 14 al 16 gennaio; “Settantuno”, con Nello Provenzano, diretto da Riccardo Pisani, dal 4 al 6 febbraio; “Megastark” di Luigi Leone, con Mario Cangiano, Maria Francesca Duilio, Luigi Leone, Chiara Vitiello, per la regia di Andrea Cioffi, dall’11 al 13 febbraio e di “Meridiani” di Carlo Galiero, con Giuseppe Brunetti, Loris De Luna, Chiarastella Sorrentino, quest’ultima anche regista dello spettacolo dal 25 al 27 febbraio.

Le quattro compagnie selezionate saranno ospitate per una settimana al Nuovo Teatro Sanità, per mettere in scena una nuova drammaturgia. Continua così l’osservatorio realizzato da ntS’ sui giovani autori teatrali, diventato una mission per la sala diretta da Gelardi. Costo del biglietto 12,00 euro. Info e prenotazioni al 3396666426 oppure all'indirizzo e-mail info@nuovoteatrosanita.it.

Venerdì 14 gennaio, alle ore 21.00, si parte con “Seasons”, che vede protagonisti Tony, reduce da un lutto familiare e chiuso in sé stesso, imprigionato in un matrimonio che sembra non condurre da nessuna parte, e Clara, apparentemente serena ma incapace di compiere scelte radicali.

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I due hanno una relazione clandestina: il rapporto, consumato nella stanza ad ore dell’albergo “Seasons”, fa aumentare la distanza tra quello che vivono insieme e quello che succede nelle loro vite all’esterno.

Tra incomprensioni e decisioni difficili, dopo un anno i due si ritrovano ancora soli e oppressi e dovranno arrendersi all’idea che i pezzi rotti di due persone non sempre combaciano, creando qualcosa di nuovo.

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