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«Se i tuoi cani corrono fuori e vengono a contatto con l'epidemia o le persone infette dal virus, anche i tuoi animali domestici devono essere messi in quarantena. Perché l'epidemia si diffonde tra i mammiferi, quindi dovremmo prendere precauzioni anche contro altri mammiferi», ha aggiunto. Parole che sono state travisate dalle stesse autorità.
La #cina ORDINA ai cittadini di SBARAZZARSI di #cani e #gatti, altrimenti verranno ABBATTUTI dalle autorità. #china orders citizens to get rid of their pets - or risk having them CULLED - amid fears that animals could catch #coronavirus - https://t.co/RV7ZUhLwLz via @MailOnline
— A𝖓𝖎𝖒𝖆𝖑 H𝖔𝖑𝖔𝖈𝖆𝖚𝖘𝖙 (@Animal_Genocide) February 2, 2020
Secondo quanto riporta il Daily Mail, un villaggio nell'Hebei, a nove ore di auto da Wuhan, ha esortato le famiglie a sopprimere i loro animali domestici entro cinque giorni. Stesso avvertimento nello Shaanxi, dove si è parlato di "smaltirli immediatamente". In caso contrario sarebbero i funzionari locali a catturarli e a ucciderli. Avrebbero anche minacciato di intervenire davanti a proprietari a passeggio con i loro cani. In situazioni simili d'emergenza spesso ci rimettono proprio gli animali ed è così che sui social network sono state diffuse immagini di cani e gatti gettati da finestre.
«Questo non è l'approccio giusto per le autorità locali cinesi per far fronte alla crisi nazionale che può essere ricondotta al commercio di fauna selvatica fuori controllo nei mercati locali – spiega il dott. Peter J. Li, specialista cinese dell’organizzazione animalista Humane Society International – . Gli animali da compagnia non hanno contribuito allo scoppio della SARS nel 2002-2003. Non hanno nulla a che fare con l'epidemia di Wuhan».