Milano, la gang aggredisce con un machete
il capotreno: "Ha perso un braccio" -Foto

I primi soccorsi nella stazione
I primi soccorsi nella stazione
Venerdì 12 Giugno 2015, 07:42 - Ultimo agg. 13 Giugno, 09:39
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Due salvadoregni ventenni sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Milano nell'ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Lucia Minutella con l'accusa di tentato omicidio per l'aggressione di ieri sera al capotreno e al suo collega. Apparterrebbero alla gang di latinos 'MS13'. Uno dei due sarebbe l'esecutore materiale del colpo di machete che ha quasi amputato un braccio al capotreno (aveva nascosto l'arma nei pantaloni). Gli investigatori, da quanto si è saputo, stanno cercando altri due sudamericani.

Migliorano le condizioni del capotreno trentenne brutalmente aggredito a colpi di machete. L'uomo è stato colpito, insieme a un ferroviere intervenuto per aiutarlo, su un convoglio provenientedall'Expo, lungo il passante ferroviario del capoluogo lombardo.

I due arrestati facevano parte del gruppetto di giovani sudamericani che non volevano mostrare il biglietto alla fermata di Villapizzone, alla periferia della città.

«Il ferito C.D., aveva una lesione grave da fendente al braccio sinistro, lesione che ha portato a una sub-amputazione - spiega in una nota l'ospedale di Niguarda di Milano - si è cercato qui di recuperare la funzionalità del braccio; la prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni. L'intervento è durato dalle 23.40 di giovedì 11 giugno alle 6.30 di oggi, 12 giugno. L'equipe ha visto la collaborazione di più specialisti: un chirurgo generale, un chirurgo vascolare, un chirurgo plastico e un chirurgo ortopedico».

I due sudamericani arrestati erano stati bloccati ieri dalla polizia nelle fasi successive alla brutale aggressione. Presentavano anche alcune macchie di sangue su alcuni indumenti, sulle quali ora verranno eseguito dei test genetici. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti analoghi. Gli altri membri del gruppo sono riusciti a fuggire prima dell'arrivo della polizia. All'aggressione avrebbe assistito una donna che è scappata subito dopo per lo spavento.

Il ferroviere fuori servizio che era intervenuto per aiutarlo è stato colpito alla testa ed è stato trasportato all'ospedale Fatebenefratelli con un trauma cranico.

Secondo quanto ricostruito finora dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso il gruppetto di sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il biglietto e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Il ferroviere che in quel momento non stava lavorando, che ha 31 anni, è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa.

Il capotreno «Ho avuto molta paura, ma ora mi sento più sollevato: la cosa più importante e che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi», ha detto il capotreno al segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri che è andato a trovarlo all'ospedale di Niguarda. «Avevo intuito che c'era una situazione strana - ha aggiunto - e per questo ho chiesto al mio collega se poteva stare ancora un po' con me nonostante avesse finito il turno».

«Questa è la notte più brutta e lunga della mia vita, mio marito è una roccia anzi la nostra roccia!», ha scritto ieri sera sulla sua bacheca di Facebook la moglie di Carlo Di Napoli, il capotreno aggredito. «Non pensavo di essere circondata da così tante persone che ci vogliono bene! Grazie, io non mollo e neanche Carlo!», continua il messaggio della donna, che pochi mesi fa ha avuto un bambino con il ferroviere ferito.






Milano choc, la gang aggredisce con un machete il capotreno: "Ha perso un braccio"(Y) Segui Il Mattino - facebook.com/mattino.it Posted by Il Mattino on Venerdì 12 giugno 2015