Maradona, il mondo celebra il primo compleanno senza Diego sabato 30 ottobre

Maradona, il mondo celebra il primo compleanno senza Diego sabato 30 ottobre
di Francesco De Luca
Domenica 24 Ottobre 2021, 12:36 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 07:07
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Il passo incerto sui campo del Gimnasia La Plata, la sua squadra. Diego Maradona faticava a camminare e a mettere in ordine i pensieri quel giorno, 30 ottobre di un anno fa. Dirigenti e giocatori avevano preparato una festa per i suoi 60 anni, c'era anche il presidente della Federcalcio argentina, Tapia, per rendergli omaggio. Diego si nascondeva sotto un cappellino. Stava male e chissà da quanto. Pochi giorni, poche ore, dopo sarebbe stato ricoverato nella clinica Olivos per essere operato al cervello. Meno di un mese dopo sarebbe morto. A 60 anni e 25 giorni. 

Sabato 30 ottobre, un anno dopo. Il primo compleanno senza Maradona sarà celebrato in tutto il mondo, in particolare in Argentina e a Napoli, dove ha scritto la storia e continua ad essere amato da quei popoli a cui diede felicità. A Buenos Aires sul campo della Paternal, dove visse Diego, si affronteranno i suoi vecchi compagni: alcuni campioni del mondo dell'86 contro la formazione delle Cebollitas dell'Argentinos Juniors, la squadra in cui cominciò a fare magie. Era una cebollita quando nella prima intervista disse: «Il mio sogno è vincere il Mondiale». A Lascano 2257, nella casa diventata un museo dove andò ad abitare quando firmò il contratto con l'Argentinos Juniors, c'è il sold out per le visite. Il titolare Cesar Perez, figlio del segretario che siglò il primo cartellino di Diego da professionista, presenterà un nuovo murale e il 25 novembre ci sarà un messa. La Lega argentina ha deciso di interrompere al 10’ ogni partita che si giocherà dal 29 ottobre al primo novembre: un minuto di applausi, l'immagine di Maradona sui maxi schermi e gli altoparlanti trasmetteranno La Mano de Dios di Rodrigo Bueno. I familiari di Diego, che da un mese stanno inserendo nuovi contenuti nella pagina Instagram Diego Maradona, hanno proposto il 30 ottobre come giornata della Festa del Calcio: «Regala un pallone a un bambino».

E Napoli? Il club che Diego portò alla gloria, vincendo due scudetti e la Coppa Uefa, sta studiando un'iniziativa. Non riuscirà a organizzare la festa per presentare la statua ad altezza naturale che Stefano Ceci, per vent'anni al fianco di Maradona, ha annunciato di voler donare a De Laurentiis. Ci saranno eventi popolari, quelli che più piacevano a Maradona, e tra questi una festa davanti al Centro Paradiso di Soccavo, dove il Campione si allenò per sette anni. La struttura è chiusa dalla primavera 2004, tifosi e imprenditori del quartiere hanno cercato una chiave per riaprirla: tutto inutile, adesso si confida nel nuovo sindaco Manfredi. Si riuniranno tutti davanti al tenero murale di Diego e della figlia Dalma, realizzato da Mario Farina detto Castì. Ferlaino, il presidente di Maradona, è atteso nel Centro Jambo1 a Trentola Ducenta per visitare la mostra del fotoreporter Sergio Siano dedicata a quei sette anni in cui Napoli grazie a Diego fu al centro del mondo.

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