Protesta agricoltori, malore in auto bloccata per manifestazione a Catanzaro: morto 56enne. Nella vettura con lui c'era la figlia

Scattato l'allarme sul posto è giunto l'elisoccorso con un'equipe sanitaria che ha prestato i primi soccorsi che si sono, però, rivelati inutili

Protesta agricoltori, malore in auto bloccata per manifestazione a Catanzaro: morto 56enne. Nella vettura con lui c'era la figlia
Lunedì 29 Gennaio 2024, 15:39 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 10:04
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È stato colto da malore mentre era in fila in auto sulla strada statale 106, tra Botricello e Cropani Marina, nel Catanzarese, bloccata dalla protesta degli agricoltori che va avanti ormai da otto giorni ed è morto durante il trasporto in ospedale.

L'uomo, che aveva 56 anni, era alla guida della sua auto ed era in compagnia della figlia. Scattato l'allarme sul posto è giunto l'elisoccorso con un'equipe sanitaria che ha prestato i primi soccorsi che si sono, però, rivelati inutili.

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«Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l'ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente» ma «considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare bandiere delle associazioni agricole come a Viterbo», aveva detto in precedenza il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida esprimendo solidarietà a Coldiretti «consapevole della validità delle istanze promosse da questo mondo.

ll nostro Governo ha restituito centralità all'agricoltura. Obiettivo è una Ue diversa».

Le parole del ministro Lollobrigida

«Non ha alcun senso - aggiunge Lollobrigida - che il fronte degli agricoltori diventi quello di combattere altri agricoltori che si sentono rappresentati dalle associazioni. Ed è per questo che, consapevole della validità delle istanze promosse da questo mondo, esprimo la solidarietà alla Coldiretti, auspicando che nessun uomo e donna, nessun imprenditore agricolo svilisca il proprio impegno per difendere il lavoro, la terra, la produzione, con azioni che nulla hanno a che fare con i principi di rispetto, libertà e democrazia che mai devono mancare e dei quali, proprio gli agricoltori, sono il simbolo più rilevante». A Coldiretti, sottolinea ancora il ministro «si deve la battaglia contro il cibo sintetico che l'Italia sta guidando anche in Europa con risultati eccezionali». Il ministro sottolinea poi che «sin dal suo insediamento il nostro Governo ha restituito centralità all'agricoltura e si è schierato nel contesto dell'Ue a difesa del comparto, senza paura di portare avanti battaglie giuste in difesa di agricoltura, allevamento e pesca». C'è bisogno, prosegue Lollobrigida «di un fronte comune tra istituzioni e sistema produttivo italiano per valorizzare le nostre potenzialità e rafforzare l'Unione Europea, diversa da quella attuale, in linea con quanto intendevano coloro che la fondarono».

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