La ricetta contro il coronavirus per Nicolas Maduro è assumere gocce di estratto di timo e di Carvativir. Il presidente del Venezuela preferisce i rimedi omeopatici al vaccino e secondo i suoi principali detrattori, i ritardi nella campagna vaccinale sono motivati dall'obiettivo di spingere gli Stati Uniti ad ammorbidire le sanzioni. I venezuelani aspettano le prime 100mila dosi del vaccino anti Covid russo Sputnik V per la settimana prossima perché lo ha annunciato lo stesso Maduro in televisione. Il Paese è tra gli ultimi nella campagna vaccinale, accanto a Corea del Nord, Siria e Myanmar.
Il presidente brasiliano Bolsonaro aveva proposto la clorochina, Donald Trump il disinfettante, Maduro propone il timo.
In tv ha assicurato sulla partenza della campagna di vaccinazione, ma in realtà Maduro ha mancato volontariamente la scadenza per l'adesione al Covax, un programma di vaccini dell’Organizzazione mondiale della sanità progettato per aiutare le nazioni in via di sviluppo a ottenere forniture di vaccino contro il coronavirus. In attesa di ricevere e distribuire le dosi, si propongono gocce miracolose alle erbe: «Sicure al 100%».