Colombiana, si reca in Portogallo per conoscere il Santuario di Fatima e le vengono amputate le gambe

A provocare la grave infezione sarebbe stato lo Streptococcus pyogenes

Colombiana, si reca in Portogallo per conoscere il Santuario di Fatima e le vengono amputate le gambe
Colombiana, si reca in Portogallo per conoscere il Santuario di Fatima e le vengono amputate le gambe
di Marta Ferraro
Mercoledì 16 Agosto 2023, 16:30 - Ultimo agg. 17 Agosto, 07:54
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Luz Contreras, una donna colombiana di 50 anni, stava realizzando il sogno di una vita quando è arrivata, accompagnata dai suoi figli, in Portogallo il 27 giugno. La donna aveva raggiunto l'Europa con lo scopo di visitare il Santuario di Fatima. Ma le cose non sono andate come sperava... Luz è stata ricoverata in ospedale e le sono state amputate entrambe le gambe, come riporta anche l'emittente televisiva colombiana Antena 3.

Proprio nel giorno in cui la donna aveva programmato la visita a Fatima, due giorni dopo l'arrivo in Portogallo, Luz ha iniziato a sentirsi male e ad avere la febbre alta.

È stata ricoverata in ospedale, dove è rimasta dal 29 giugno al 7 luglio. Dopo una richiesta dell'ambasciata colombiana in Portogallo, Luz è stata trasferita da un ospedale privato a uno pubblico. Con la diagnosi di Streptococcus pyogenes, Luz ha dovuto essere indotta in coma per sei giorni a causa dello shock tossico causato dal batterio. Gli organi principali stavano già patendo la presenza del batterio. Esso ha provocato la necrosi dei piedi e delle mani.

Già con le cure intermedie, il 21 luglio, i medici hanno raccomandato il trasferimento della colombiana nel suo Paese, poiché il recupero potrebbe richiedere dagli otto ai 12 mesi. Ma, tre settimane dopo, lo stato dell'infezione è cambiato e i medici sono stati costretti ad amputarle gli arti inferiori.

Sui social, Luz ha pubblicato un video in cui racconta dell'operazione che ha subito e che si sta riprendendo bene.

Nonostante ciò, la paziente rimane ricoverata in attesa di sapere cosa accadrà alle sue mani, che rischiano l'amputazione.

Per tale motivo, la famiglia ha creato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe affinché tutti gli interessati possano aiutare con le spese.

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