New York, l'imam del Queens ucciso a colpi di pistola: caccia al killer

New York, l'imam del Queens ucciso a colpi di pistola: caccia al killer
Sabato 13 Agosto 2016, 22:05 - Ultimo agg. 15 Agosto, 12:51
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Spari contro l'imam della moschea di Ozone Park nel Queens, a New York. Poco dopo le preghiere l'imam stava tornando a casa insieme al suo assistente, quando sono stati avvicinati da un uomo che ha aperto il fuoco in pieno giorno. L'imam, colpito alla testa, è morto: l'assistente, trasportato in ospedale, è deceduto poco dopo. Secondo fonti della polizia il movente sarebbe la rapina. I residenti dell'area però non sono d'accordo. Decine di musulmani si sono riversati in strada nei pressi della sparatoria: per loro il movente è chiaro: un crimine d'odio.

Alcuni puntano il dito contro Donald Trump, accusato di aver creato un'atmosfera ostile nei confronti dei musulmani. «Diamo la colpa a Donald Trump che con la sua retorica a creato l'islamofobia» afferma Khairul Islam, che vive nelle vicinanze. «Aveva appeno finito di pregare. È un pero e cieco crimine d'odio» denuncia Kobri Chowdhury, presidente di un'altra moschea nelle vicinanze. Nell'area vivono pacificamente diversi gruppi religiosi e tutti sono scossi dalla sparatoria, un gesto che definiscono inusuale. «Non era mai accaduto» riferiscono alcuni residenti.

L'uomo che ha sparato - secondo le ricostruzioni - aveva preso di mira l'imam e il suo assistente.
Indossava una maglietta blu scuro e dei pantaloncini. È stato visto scappare dopo gli spari, avvenuti a pochi metri da una fermata della metropolitana. La polizia non ha fornito alcun dettaglio sul ricercato e non si è sbilanciata neanche sui due uomini colpiti. Il ferito in ospedale è grave con ferite al petto. La comunità locale si riunirà nelle prossime ore nei pressi dell'incidente in una veglia per l'imam morto, e per discutere dell'accaduto con l'obiettivo di riportare la pace.
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