Scafati, volano strali tra il sindaco e Arci Corto Circuito sull'uso di piazzetta Sansone

Il casus belli è la comparsa, su cui indagano i carabinieri, di scritte inneggianti alla liberazione di un giovane marocchino detenuto

Le scritte sui muri
Le scritte sui muri
di Nicola Sposato
Lunedì 11 Marzo 2024, 18:22 - Ultimo agg. 19:18
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Scritte inneggianti alla liberazione di un giovane marocchino detenuto spuntano a piazzetta Sansone, a Scafati, dopo esser comparse e poi rimosse anche a palazzo Mayer. In corso le indagini dei carabinieri.

Il sindaco Pasquale Aliberti via social attacca: «Piazzetta Sansone deve esser il cuore del centro storico e non una zona di chi si appropria degli spazi pubblici senza rispetto. Mi riferiscono di serate, organizzate da una associazione, che disturbano i residenti, di musica ad alto volume, di consumo di cannabis e gabbie senza autorizzazione per presunti street dancer». Ed infine: «La devastazione di piazzetta Sansone, lo sversamento di rifiuti, gli atteggiamenti di illegalità anche da parte di chi si definisce associazione di promozione sociale sono poco consoni alla nostra visione della vita e degli spazi».

L’associazione di promozione sociale Arci CortoCircuito, con sede a piazzetta Sansone replica difendendo l’opera di riqualificazione attuata e contestando ad Aliberti i costosi eventi culturali sull’orlo del dissesto. «La verità è - fanno sapere dall'associazione - che a piazzetta Sansone un anno fa si sparava ed ora si mette la musica. Ecco la differenza».

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Al fianco di CortoCircuito il dem Michele Grimaldi: «In città c’è un allarme sicurezza non rappresentato però dalla musica e dall’arte ma dalla camorra, dalle piazze di spaccio, dai furti ai cittadini e alle strutture pubbliche che dovrebbero esser sorvegliate. La cosa più agghiacciante però è mettere alla gogna ragazzi e ragazze, una associazione, solo perché non sono suoi simpatizzanti».

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