Chiusa l'indagine della Procura di Salerno sui Green Pass falsi: 108 indagati

Nel mirino della Procura di Salerno sono finiti 106 cittadini e due persone in servizio in due centri vaccinali, uno a Fisciano e l'altro a Sarno

Green Pass
Green Pass
di Nicola Sorrentino
Sabato 2 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 3 Marzo, 07:47
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Falsi Green Pass per circolare liberamente in strada, durante il periodo della pandemia di Covid-19: la procura di Salerno ha concluso una maxi inchiesta, che vede indagate 108 persone. Di queste, 106 avrebbero in sostanza simulato l'avvenuta vaccinazione, ottenendo il Green Pass, il documento utilizzato nel periodo della pandemia per accedere a servizi, attività, esercizi pubblici e privati, così come luoghi di lavoro. Le accuse, a vario titolo, sono di falso materiale commesso da pubblico ufficiale, falso commesso da privato, oltre che di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico (reato che ha fatto scattare la competenza presso la procura di Salerno). 

Tra gli indagati c’è un dipendente volontario presso il centro vaccinale di Fisciano e un impiegato amministrativo che operava presso il centro di Sarno, a sua volta ubicato presso l’ospedale "Martiri di Villa Malta", accusati in sostanza di aver attestato le singole false vaccinazioni. Per i due l'accusa è di aver creato un falso atto digitale di "avvenuta vaccinazione" nonchè la connessa certificazione Green Pass. Il volontario di Fisciano, un 60enne, avrebbe sfruttato la coppia di chiavi di accesso (user id e password) attribuite ad un medico vaccinale, per poi accedere indebitamente alla piattaforma informatica Sinfonia, deputata al trattamento dei dati della campagna vaccinale della regione Campania e gestita, a livello regionale, da So.Re.Sa, facendo apparire come somministrato il vaccino Covid-19 ai singoli utenti. Per questi ultimi, ritenuti istigatori e beneficiari della condotta, l'indagine è chiusa tramite procedimento separato. In realtà il vaccino non era stato mai inoculato ma presente solo su carta. 

Medesima accusa per l'impiegato amministrativo di Sarno, che avrebbe utilizzato non solo le proprie credenziali ma anche quelle "di altri soggetti ignari", per attestare le false somministrazioni. Per i due addetti vi è stata la chiusura dell’indagine, separata invece dalle centinaia di posizioni che risultano beneficiarie del Green Pass, all’epoca, le quali rischiano di finire sotto processo, così come i primi due. Gli oltre 100 “falsi vaccinati” hanno residenza nelle province di Salerno e Napoli. L'inchiesta partì dopo la denuncia proveniente dai centri vaccinali degli ospedali di Nocera Inferiore e Scafati, con la quale fu riferito ai carabinieri che da un controllo incrociato tra i dati forniti dal terminale e i registri cartacei, risultavano alcune persone vaccinate in più. Eppure, nessuno del personale sanitario presente aveva somministrato loro la singola dose. Stessi casi anche a Nocera Inferiore.

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Da lì partirono le prime verifiche dei carabinieri del reparto territoriale, i quali individuarono rapidamente i tanti beneficiari, poi i due impiegati, tracciando l'accesso al sistema informatico
 

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