Rosso, giallo e verde: ecco chi passa e chi no nella fase 2 dove, a gestire le riaperture, ci penserà il semaforo. Passa da un incrocio, infatti, la riapertura dopo il lockdown che ha chiusa l'Italia per l'emergenza da Covid-19: la precedenza viene data ai mestieri e ai luoghi di lavoro a minor rischio contagio per poi estendersi, gradualmente, a tutti gli altri.
Il criterio del semaforo viene da uno studio dell'Inail sui rischi nei posti di lavoro, ora al vaglio del Comitato tecnico scientifico della Protezione Civile.
Il principio è sempre lo stesso: la garanzia di non oltrepassare quella distanza di sicurezza che mette tutti al riparo. Quindi semaforo rosso per scuole e parrucchieri: apriranno per ultimi.
Prosegue invece la serrata per tutte quelle attività da codice rosso per il rischio contagio che vedono contatti stretti e prolungati tra le persone che le frequentano: le scuole, innanzitutto, dove le dimensioni delle aule e il sovraffollamento non garantiscono la distanza di sicurezza, e le università. Ma anche bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri dove il contatto tra l'esperto e il cliente è inevitabilmente ravvicinato. Sulla stessa linea anche le visite specialistiche mediche negli studi privati come il dentista, il dermatologo o l'oculista.