Coronavirus, Ippolito (direttore Spallanzani): «Siamo entrati in una nuova fase: da importazione a circolazione»

Coronavirus, Ippolito (direttore Spallanzani): «Siamo entrati in una nuova fase: da importazione a circolazione»
Coronavirus, Ippolito (direttore Spallanzani): «Siamo entrati in una nuova fase: da importazione a circolazione»
Venerdì 21 Febbraio 2020, 14:36 - Ultimo agg. 17:44
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Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, a margine dei lavori della Task Force sul coronavirus che si è svolta stamani al Ministero della Salute ha dichiarato: «I casi segnalati in Lombardia sono i primi che si sono verificati sul territorio italiano e ci fanno entrare in una fase nuova». E ha aggiunto: «Per la prima volta siamo passati da casi di importazione a casi di circolazione locale del virus».

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«Al momento non c'è motivo di elevare il livello di allarme in Italia al massimo. Il massimo livello è se si contano molti casi autoctoni in varie parti d'Italia, cioè servono focolai plurimi che si accendono contemporaneamente», spiega il presidente della Società Malattie infettive e tropicali, Marcello Tavio, all'ANSA. «A quel punto non vale più il criterio epidemiologico di contatto con una persona che ha avuto o ha il virus o è stata in un paese ad alto rischio, perché chiunque potrebbe avere il virus, ma siamo ancora fuori da questo scenario».

Dunque, rileva Tavio, «siamo ancora in una situazione in cui il criterio epidemiologico, ovvero il contatto con persona malata o che proviene da un'area infetta, ha grande valore». Quanto alla possibilità di trasmissione asintomatica del nuovo coronavirus, secondo l'esperto «le persone nella fase presintomatica, quando sono cioè asintomatiche ma di lì a poco sviluppano la patologia, sono potenzialmente infettive. Ci sono invece dubbi sui soggetti che restano totalmente asintomatici: per il momento - ha concluso - non possiamo dire che le persone completamente asintomatiche trasmettono efficientemente l'infezione».

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