Covid e bambini, al Gaslini di Genova studio nazionale sulle conseguenze del virus. Cosa sappiamo

Covid e bambini, al Gaslini di Genova studio nazionale sulle conseguenze del virus. Cosa sappiamo
Covid e bambini, al Gaslini di Genova studio nazionale sulle conseguenze del virus. Cosa sappiamo
Martedì 9 Novembre 2021, 17:13 - Ultimo agg. 17:24
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Covid e bambini: quali conseguenze per chi si ammala? È stata affidata una ricerca nazionale sulle cause genetiche della sindrome infiammatoria sistemica dei bambini dovuta al Covid-19. La Rete Italiana Salute dell'Età Evolutiva (Rete IDEA), che riunisce tutti gli ospedali pediatrici italiani, ha deciso di iniziare uno studio, finanziato dal ministero della Salute.

Il coordinamento dello studio è stato affidato al prof. Angelo Ravelli, direttore scientifico dell'IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova. Questa malattia definita con l'acronimo MIS-C è connotata da febbre elevata, sintomi gastrointestinali, sofferenza miocardica con insufficienza cardiaca, ipotensione e shock, e alterazioni neurologiche.

Accanto a queste manifestazioni cliniche, molti bambini sviluppano alcuni dei segni e sintomi tipici della malattia di Kawasaki, una nota patologia pediatrica caratterizzata da infiammazione dei vasi sanguigni. «Poiché la MIS-2 tende a svilupparsi da 2 a 6 settimane dopo l'infezione da Sars-CoV-2, è stato ipotizzato che il meccanismo patogenetico non sia inerente ad un'azione diretta del virus, ma abbia genesi post-infettiva, e sia cioè secondario ad una reazione immunitaria anomala all'infezione virale in soggetti dotati di una particolare predisposizione genetica» spiega il professor Ravelli.

Il primo allarme in ambito mondiale sulla comparsa e della MIS-C è partito proprio dall'Istituto Gaslini il 24 aprile 2020, quando Ravelli ha inviato una mail di allerta agli 11.000 pediatri iscritti alla società Italiana di Pediatria. «Attraverso una recente analisi della frequenza della MIS-C in Liguria - conclude la nota - i ricercatori del Gaslini hanno notato che la sua frequenza nella popolazione pediatrica è da 5 a 10 volte più elevata di quella della tubercolosi e delle infezioni invasive da meningococco».

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