La giornata mondiale dell'Autismo, forum al Policlinico Federico II

Un momento del forum sull'Autismo promosso da Autism Aid Onlus
Un momento del forum sull'Autismo promosso da Autism Aid Onlus
di Antonio Folle
Martedì 2 Aprile 2019, 14:18
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In occasione della giornata mondiale dell'Autismo, indetta nel 2008 per sensibilizzare la popolazione sul disturbo e, soprattutto, agevolare l'inclusione sociale dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, la Federico II di Napoli ha dato vita a un forum sugli ultimi studi effettuati per l'individuazione delle cause che scatenano malattie genetiche e, soprattutto, l'avanzamento della ricerca in questo delicato settore. All'incontro aperto alla stampa, che si è tenuto all'interno della sala riunioni della presidenza della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'ateneo federiciano, hanno partecipato Vincenzo Viggiani, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Carmela Bravaccio, responsabile dell’ UOSD di Neuropsichiatria Infantile, Vincenzo Nigro, Professore ordinario di Genetica Medica presso il Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia generale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Giancarlo Parenti, Professore di Pediatria presso il Dipartimento Scienze Mediche Traslazionali e Ricercatore presso il TIGEM, Michele Pinelli, Clinical Research Fellow e Telethon Undiagnosed Disease Project presso il TIGEM e Paolo Vassallo, Presidente Autism Aid onlus.

Gli studi incrociati che hanno visto coinvolte tante realtà diverse nel mondo della ricerca universitaria hanno lo scopo di individuare le cause genetiche alla base dell'autismo. I ricercatori hanno illustrato i brillanti risultati raggiunti in questi mesi grazie ad un faticoso lavoro di incrocio di dati e di studi sul DNA dei pazienti e delle loro famiglie. Tra gli obiettivi dello studio, infatti, l'approfondimento delle caratteristiche genetiche delle famiglie dei soggetti affetti dal disturbo. Tra i benefici dell’identificazione della causa nella famiglia con bambini con malattie genetiche: un beneficio psicologico per la famiglia, l’interruzione del processo di ricerca diagnostica, la definizione della prognosi e attuazione di un monitoraggio informato, la definizione del rischio di ricorrenza nella famiglia e l’identificazione di altri familiari a rischio, la facilitazione a ottenere assistenza medica/sociale (per esempio il certificato di malattia rara), l’eliminazione di sospetti diagnostici alternativi.
 

«Ben vengano le collaborazioni già in essere con il Tigem, l'università Vanvitelli e le altre aziende della regione Campania - ha commentato Vincenzo Viggiani - perchè anche questo può essere un esempio di rete e di sinergia che, ci auguriamo, possa dare risultati ancora migliori per il futuro».

Carmela Bravaccio, responsabile dell'Uosd di Neuropsichiatria Infantile della Federico II ha sottolineato la fondamentale importanza, per i genitori dei bambini, di ricorrere alle cure degli specialisti appena si sospetta il manifestarsi dei primi sintomi infantili: «E' meglio lavorare in prevenzione - spiega - i sintomi sono quelli di bambini che non si relazionano, un ritardo nel parlare, uno scarso contatto oculare. Sintomi che lasciano intendere difficoltà nella socializzazione e nella comunicazione e che devono rappresentare un primo campanello d'allarme».

Nonostante il duro e incessante lavoro portato avanti dalle associazioni e dai volontari che quotidianamente si battono per ottenere una migliore qualità di vita per i soggetti affetti da autismo, però, è ancora necessario fare molti passi avanti per creare una società veramente sensibile verso il tema dell'autismo. Ancora tante le difficoltà, a cominciare da quelle di carattere prettamente sociale: «Le difficoltà riguardano l'inclusione scolastica - spiega Paolo Vassallo, presidente Autism Aid Onlus - quindi la partecipazione effettiva dei bambini con autismo alle attività scolastiche, alle attività sportive che, in molti casi, rappresentano una fondamentale valvola di sfogo per i ragazzi. Non migliorano le cose nell'età adulta - prosegue Vassallo - perchè questi ragazzi quando escono dai circuiti scolastici non hanno alcuna opportunità. Di fronte a questi temi c'è la necessità assoluta di dare risposte. Napoli è una città in difficoltà ma è una città piena di risorse. Il dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali della Federico II - conclude - è una risorsa fondamentale che con Autism Aid e in rete con altre università offre delle risposte sia sul piano clinico che sulla parte squisitamente operativa». 
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