Avellino, la grana centro autismo: ora è battaglia sui suoli tra Comune e Pescatore

La struttura resta chiusa ma si profila un nuovo round

il centro
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di Rossella Fierro
Giovedì 4 Aprile 2024, 10:48
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Oltre il danno la beffa per il Centro autismo di Valle. La struttura di contrada Serroni non solo resta chiusa, a danno innanzitutto di bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie, ma potrebbe costare davvero cara, oltre i soldi già investiti nel corso degli ultimi quindici anni, alla comunità che rischia di dover subire la beffa di un ulteriore esborso di denaro pubblico per pagare i suoli su cui sorge il cubo blu.

Il Comune si appresta, infatti, ad ingaggiare l'ennesima battaglia giudiziaria contro il proprietario dei terreni su cui è stato costruito il centro, il signor Pasquale Pescatore, un irpino emigrato ormai da anni negli States. Pescatore si è opposto alla cifra stabilita da giunta e consiglio comunale per l'acquisizione sanante dei suoli, pari a poco più di 500mila euro, e attraverso un ricorso al Tar rigetta la conformità dell'indennizzo proposto rispetto all'effettivo valore venale attuale dell'area acquisita e ne chiede la rideterminazione.

La giunta, attualmente presieduta dalla sindaca facente funzioni Laura Nargi, ha deliberato la costituzione dell'ente in giudizio affidandone la rappresentanza legale all'avvocato Fabio Benigni. Un ricorso che, come già accaduto per la Dogana di Piazza Amendola all'epoca dell'amministrazione Foti, non dovrebbe pregiudicare l'immissione dei suoli tra i beni del patrimonio comunale, anche in caso di sentenza sfavorevole per Piazza del Popolo. In tal caso, però, il Comune si ritroverebbe costretto ad un nuovo investimento evidentemente superiore ai 501mila e 400 euro che, dopo il via libera alla dichiarazione di pubblico interesse da parte dell'aula, la scorsa estate l'ente ha depositato presso il Ministero dell'economia e delle finanze in favore del legittimo proprietario.

Cifra certamente inferiore rispetto alle richieste già avanzate in passato, ma che era stata calcolata tenendo conto del valore del bene calcolato in 276.000 euro, di un indennizzo del 10% per il pregiudizio non patrimoniale subito, pari a 27.600 euro, e del risarcimento per il periodo di occupazione senza titolo per un interesse del 5% annuo, determinato sul valore del bene, pari a 197.800 euro maturati dal 3 aprile 2009, data in cui il Comune, pur non avendo alcuna titolarità sui suoli, iniziò la costruzione della struttura.

Una partita, quella dell'acquisizione sanante, che evidentemente è tutt'altro che chiusa sul fronte finanziario.

Intanto, in attesa che l'ennesimo tribunale si esprima su un pasticcio burocratico amministrativo iniziato quindici anni fa, la struttura costata in totale 5 milioni di euro resta chiusa. Il sogno di un centro con 20 posti semiresidenziali dedicati ad adolescenti e adulti con sindrome autistica, oltre che attività di diagnosi, test, supervisione delle terapie domiciliari, estese fino ai 17 anni e mezzo, resta chiuso nei cassetti di Palazzo di Città. Degli annunci di fine anno del sindaco dimissionario, Gianluca Festa, che, seduto di fianco al rettore Vincenzo Loia, aveva presentato un'intesa di massima con l'Università di Salerno per il coordinamento scientifico di un polo di ricerca sull'autismo che avrebbe dovuto comprendere anche la gestione del cubo blu di Contrada Serroni, non si sono avute più tracce.

Toccherà dunque al futuro sindaco di Avellino l'ardua impresa in cui hanno fallito ben quattro suoi predecessori, senza contare le due parentesi commissariali: aprire il centro per l'autismo. Magari, qualora cambierà la compagine politica a Palazzo di Città, ripristinando anche la collaborazione con l'Asl che era pronta ad investire per la fase di start della struttura 1,4 milioni già messi a bilancio. Soldi poi dirottati per la realizzazione, entro settembre, di un centro al piano terra dell'ospedale "Maffucci" di via Pennini per un'utenza di circa trecento persone. Sempre in tema di politiche sociali Festa, nel dimettersi da sindaco di Avellino lo scorso 26 marzo, ha lasciato anche la presidenza del cda del Piano di zona. Al suo posto, come componente del Comune, la giunta di Piazza del Popolo, ormai a scadenza di mandato, ha indicato il sindaco di Grottolella, Antonio Spiniello.

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