Società partecipate ad Agropoli, l’ex sindaco e altri cinque a giudizio

Coppola e alcuni rappresentanti della società partecipata dovranno difendersi a vario titolo dall’accusa di peculato, falsità ideologica ed errore determinato dall’altrui inganno

L'ex sindaco Adamo Coppola
L'ex sindaco Adamo Coppola
di Carmela Santi
Giovedì 5 Ottobre 2023, 07:00
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L’ex sindaco di Agropoli Adamo Coppola e altre cinque persone sono state rinviate a giudizio. Affronteranno il processo a seguito dell’indagine aperta dalla Procura di Vallo sulla gestione della società partecipata Agropoli Cilento Servizi. Ieri mattina a chiusura dell’udienza preliminare che si è svolta a Vallo sono arrivati i rinvii a giudizio.

Coppola e alcuni rappresentanti della società partecipata dovranno difendersi a vario titolo dall’accusa di peculato, falsità ideologica ed errore determinato dall’altrui inganno. Coppola risulta coinvolto in un episodio di falso relativo al periodo in cui era assessore al bilancio della giunta Alfieri. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2016 e il 2018. A processo l’ex sindaco, il presidente dell’Agropoli Cilento Servizi, Domenico Gorga, i direttori che si sono succeduti, Fabio Serafini e Giuseppe Capozzolo, tutt’ora in carica. L’ex primo cittadino, Adamo Coppola è stato coinvolto in un solo episodio relativo al reato di falsità ideologica. Più gravi le accuse dalle quali gli altri imputati dovranno difendersi. Per quanto riguarda Domenico Gorga, presidente dell’Agropoli Cilento Servizi, e i direttori che si sono succeduti, secondo l’accusa «avendo la disponibilità del denaro gestito dall’Agropoli Cilento Servizi, si appropriavano della somma di circa mille euro distraendola per finalità non istituzionali; in particolare disponevano il pagamento di fatture relative al rifornimento di carburante per veicoli non appartenenti all’Agropoli Cilento Servizi», scrive il pm.

Nel mirino della Procura anche il pagamento di circa 1700 euro per una fattura relativa ad una cena avvenuta presso un ristorante della zona (una cena sociale). Ma pure ulteriori risorse utilizzate per l’acquisto di panettoni «distraendole - stando al pm - per finalità non istituzionali». Il pm Palumbo poi, ha puntato i riflettori anche sul rapporto tra l’Agropoli Cilento Servizi ed una cooperativa alla quale nel 2016 sarebbero stati affidati lavori non verificati. Ipotesi di reato anche per il versamento di una somma di 4000 euro in favore di una società per il servizio di manutenzione e livellamento spiagge. Lo stesso si sarebbe rivelato «fittizio».

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Sul rinvio a giudizio arrivano le parole dell’ex primo cittadino.«Immaginavo - dice - che questa vicenda sarebbe arrivata in aula per l’inizio del processo, non fosse altro per il fatto che fa notizia. Avrò modo di dimostrare l’insussistenza delle accuse. Sono molto sereno mi dispiace perché probabilmente, come da prassi in questi casi, sarà avviato un processo mediatico, che non sarà bello da vivere, un’altra prova che mi renderà più forte».

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