Amalfi, terminata la rimozione del masso caduto ma la strada aprirà soltanto giovedì

I tecnici hanno previsto ulteriori lavori sulla parete roccioso a causa di una spaccatura

Operai a lavoro per rimuovere il masso caduto ad Amalfi
Operai a lavoro per rimuovere il masso caduto ad Amalfi
di Mario Amodio
Martedì 14 Novembre 2023, 06:05 - Ultimo agg. 07:20
4 Minuti di Lettura

Hanno dovuto operare in sospensione agganciati alle corde per ben tre giorni. E lo hanno fatto persino sotto la pioggia pur di riuscire a frantumare quel blocco di materiale lapideo staccatosi dalla montagna e fortunatamente trattenuto dalla fitta maglia di reti metalliche e tiranti d’acciaio. I rocciatori della ditta Cardine hanno completato ieri la demolizione del masso che tiene chiusa da sabato pomeriggio la statale amalfitana alle porte di Amalfi dove il transito sarà vietato in via precauzionale almeno fino a giovedì quando si prevede la riapertura a fasce orarie.

Ma tutto dipenderà dal prosieguo dell’intervento che dopo la rimozione del resto della roccia frantumata si sposterà sul consolidamento della stradina pedonale al di sotto della quale si è verificato il distacco del masso rimasto per fortuna saldamente trattenuto dalla robusta imbracatura realizzata con la bonifica dell’intero costone avvenuta dopo la frana del febbraio 2021.

I rocciatori con l’ausilio di due martelli pneumatici avrebbero demolito oltre dodici metri cubi di materiale lapideo. Secondo una stima dei tecnici quel blocco di roccia scostatosi dalla montagna avrebbe avuto una consistenza di oltre 200 quintali. Impossibile da disgaggiare. Quindi l’unica alternativa possibile è stata quella di un intervento in quota che è proseguito fino al tardo pomeriggio di ieri. Contestualmente sul posto si è svolto anche un summit tecnico per definire gli interventi da realizzare dopo la rimozione totale degli ultimi detriti. A cominciare dal consolidamento della porzione di via Annunziatella, la stradina pedonale che attraversa la zona interessata dal distacco lapideo. Questo perché lo scollamento del blocco di roccia avrebbe creato un vuoto al di sotto del tratto calpestabile che ora va riempito con cemento armato.

I tecnici, dopo il sopralluogo sul posto, hanno così valutato il da farsi, in relazione alle opere provvisionali e alla ricostruzione della sottofondazione della pedonale sovrastante. Per consentire queste operazioni è necessario tenere la strada chiusa sicuramente per almeno altri due giorni. «Salvo imprevisti, si presume di poter riaprire con eventuali finestre orarie da giovedì 16 novembre» fanno sapere i tecnici che stanno valutando anche altri interventi sul tratto di parete rocciosa oltre il distacco. 

Video

Un’operazione non facile quella della demolizione in quota del blocco lapideo originariamente ritenuta fattibile in poco tempo complici le lesioni che questo presentava lungo le pareti. Perché il cuore del blocco è risultato invece essere assai coriaceo a differenza della parte esterna presentatasi decisamente più friabile sotto la punta dei martelli pneumatici. A lasciar ben sperare in una rapida risoluzione che dovrebbe portare almeno alla riapertura a fasce orarie della statale amalfitana prima del prossimo weekend sono le previsioni meteo che per questo giorni non annunciano piogge e temporali. Se l’intervento proseguirà senza intoppi potranno finalmente terminare i tanti disagi per cittadini e pendolari. Studenti compresi che quotidianamente raggiungono Amalfi per frequentare le lezioni negli istituti scolastici della città o per raggiungere Maiori e Salerno.

La Sita, che in tutta fretta sabato ha trasferito dall’altro capo dell’interruzione i propri bus, ha spostato presso la località Cieco il capolinea delle corse per Positano, Agerola, Pogerola e Tovere. E per raggiungere la zona bisogna necessariamente percorrere le scale che dalla zona portuale conducono fin su alla strada rotabile. Già, perché stavolta il sistema di mitigazione del rischio fatto con reti corticali e lastre d’acciaio ha fatto il suo lavoro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA