Neonata morta perché denutrita,
interrogati i genitori: sono indagati

Neonata morta perché denutrita, interrogati i genitori: sono indagati
di Nicola Sorrentino
Sabato 5 Dicembre 2020, 08:26 - Ultimo agg. 12:41
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I genitori della neonata di Angri, deceduta due giorni fa per il sospetto di non essere stata nutrita a sufficienza ad un mese dalla nascita, sono entrambi indagati dalla Procura di Nocera Inferiore. Un atto dovuto, quello dell'autorità giudiziaria, (nei riguardi di A.M. e R.G.) che procede per abbandono di persone minori o incapace. Questa l'ipotesi di reato, che potrebbe mutare quando saranno noti i risultati dell'autopsia. L'inchiesta è affidata al sostituto procuratore Viviana Vessa, che ha delegato per le attività d'indagine i carabinieri della stazione di Nocera. I militari hanno sequestrato le cartelle cliniche della piccola, presso una clinica a Castellammare di Stabia, dove la bimba era nata, sia all'ospedale Umberto I di Nocera, dove ha esalato l'ultimo respiro. Solo l'esame autoptico, il cui incarico sarà affidato ad un perito molto probabilmente nella giornata di lunedì, potrà chiarire le cause del decesso della neonata e configurare, nel caso, le responsabilità presunte dei due genitori. La coppia, sposata da luglio scorso, vive in una casa di edilizia popolare, alle spalle del centro storico di Angri. 

Entrambi disoccupati, marito e moglie convivono con la madre della donna, di circa novanta anni. I carabinieri hanno ascoltato entrambi i genitori, ma anche diverse persone che conoscono i due. I servizi sociali del comune di Angri nulla sapevano delle presunte difficoltà della coppia, sulle quali ora bisognerà far luce, perché strettamente connesse con lo stato nel quale la bimba era giunta in ospedale. Era «disidratata e malnutrita», secondo gli inquirenti. Alla nascita pesava 3 chili e 200 grammi, ma quando era stata ricoverata, aveva perso 800 grammi. La bimba è morta giovedì mattina. Stando alle prime fasi d'indagine, i genitori non avrebbero portato la figlia da alcun medico, dopo la nascita, non seguendo dunque quelle visite di rito che si svolgono per valutare lo stato di crescita di un neonato subito dopo il parto. 

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Venerdì scorso la piccola era giunta in pronto soccorso in condizioni critiche, quasi in arresto cardiaco. Dopo i primi soccorsi, il cuore era poi tornato a battere. Era poi stata trasferita nel reparto Tin, intubata e collegata ad un ventilatore polmonare. Il decesso è avvenuto dopo cinque giorni, nonostante più tentativi di rianimarla. L'attenzione si sposta ora sui genitori. Chi li conosceva, avrebbe riferito di non vedere la donna uscire da un po', spiegando che forse il tutto era legato alla paura del Covid. L'impressione degli inquirenti, ma anche di chi è stato sentito, è di due persone per bene, ma in sofferenza per l'attuale situazione da pandemia. Dai tratti smarriti, con difficoltà a capire cosa sia accaduto, anche nelle ore successive al fatto. La madre avrebbe riferito ad uno dei medici dell'ospedale che la figlia non voleva mangiare. Spiegando poi delle difficoltà di allattarla e di un problema di soldi, che le avrebbe impedito di comprare del latte.
 

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