Salerno, bilancio corretto in giunta con 8,4 milioni “ripescati”: giovedì il bis in Consiglio

Fdi e Lega attaccano: «Dilettantismo». E ironizzano sulla strigliata di De Luca

Il Consiglio comunale di Salerno
Il Consiglio comunale di Salerno
di Giovanna Di Giorgio
Venerdì 5 Aprile 2024, 04:40 - Ultimo agg. 14:14
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Il primo via libera arriva dalla giunta. Che ieri ha approvato una variazione al bilancio pari a 8milioni 419mila euro per porre rimedio a un «errore materiale». Già perché è così che recita la delibera. Che di fatto, però, non va a rettificare un mero errore formale. Va, invece, a modificare lo schema di bilancio approvato nel consiglio comunale del 26 marzo scorso. «Con la delibera di giunta prima e con quella che approveremo in consiglio - spiega il presidente della commissione Bilancio, Fabio Polverino - andiamo a sanare in autotutela questo errore con una variazione di bilancio». Il consiglio, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di ieri pomeriggio, si terrà il giorno 11 aprile. E avrà un solo punto all’ordine del giorno. Da sanare c’è la discrasia tra il bilancio e la nota integrativa. Perché lo schema di bilancio prevedeva una quota di disavanzo pari a circa 25milioni 126mila euro. Nella nota integrativa, invece, il disavanzo per l’esercizio 2024 risulta pari a 33milioni e 616mila euro circa, importo che tiene conto anche della quota di disavanzo del 2023 non ripianata. La differenza da coprire è di 8milioni 419mila euro.

«Gli oltre 8 milioni - afferma Polverino - non erano stati inseriti nello schema di bilancio perché si tratta di un bilancio di previsione. Da qui la discrasia». Il consigliere ammette: «È un errore e va sanato». Ma come coprire i milioni mancanti? «6,3 milioni derivano dal rogito, che non avevamo inserito in bilancio, dell’area prog dell’ex cementificio». Si tratta della piazza adiacente il Grand Hotel Salerno acquistata da Chechile. Il rogito, che riguarda uno dei due lotti benché entrambi siano stati venduti, era già stato fatto il 12 marzo, quindi prima del consiglio. E tuttavia non era stato inserito nello schema di bilancio. «I restanti 2milioni e 119mila - continua Polverino - vengono dalla rimodulazione di alcuni capitoli di bilancio relativi a servizi non essenziali. Per questi servizi ci sarà una posta in bilancio ridotta rispetto a quanto preventivato. Ad esempio, parliamo di risparmi di spesa delle politiche sociali che non incidono sui servizi essenziali e che sono stati certificati dai settori grazie a ulteriori verifiche». Polverino evidenzia un’espressione scritta in delibera: «errore materiale».

E spiega che nella delibera che accompagna la variazione al bilancio di previsione già si menzionano tutte le future entrate. Entrate non presenti nel previsionale ma che si ritroveranno poi nel rendiconto di gestione.

«Nel consuntivo ci saranno il rogito dell’altro lotto dell’area prog dell’ex cementificio già venduto, quindi altri 6,3 milioni di euro, 3 milioni di euro derivanti dalla vendita del cespite di via Bastioni all’Asl Salerno, e poi il fondo che il Governo stanzierà per i Comuni che hanno aderito al Salva città, che si stima tra i 6 e gli 8 milioni di euro». Il presidente della commissione Bilancio, insomma, sostiene che «nel consuntivo ci sarà un recupero del disavanzo maggiore rispetto a quanto preventivato. Cioè, avremo soldi in più». Da qui il rispedire le accuse ai mittenti: «Non c’è stato nessun artificio e nessun dolo, perché i soldi c’erano e li abbiamo trovati, come dimostriamo con la nuova delibera». Polverino, insomma, tranquillizza i consiglieri: «L’equilibrio è pienamente rispettato. Non ci sono problemi di sostenibilità del bilancio».

La vicenda attira le critiche del centrodestra. Il senatore di Fdi Antonio Iannone la definisce «l’emblema del dilettantismo e della disgregazione politica dei deluchiani». E insiste: «Fare queste figure significa certificare la crisi tecnico-politica. Il mito della vantata efficienza è smentito in maniera definitiva ed è addirittura necessario l’intervento di De Luca padre per governare lo sbando». Duro anche Aurelio Tommasetti: «Non bastassero i conti in rosso, dal Comune di Salerno arriva anche una figuraccia». Per il consigliere regionale della Lega «la reazione di De Luca è giustificata. Peccato che le tirate d’orecchie al sindaco e al suo staff, compresi alcuni fedelissimi, arrivino tardivamente».

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