Salerno, lavori anti-buche al Corso: ultimatum all’impresa «Si parta entro il 2 maggio»

Il Comune di Salerno lancia l'ultimatum all'impresa: il 2 maggio al via i lavori per coprire le buche

Buche sulla pavimentazione del Corso
Buche sulla pavimentazione del Corso
di Brigida Vicinanza
Mercoledì 19 Aprile 2023, 06:40 - Ultimo agg. 08:29
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L’ultimatum è il 2 maggio ed è la data in cui la Russo Costruzioni dovrà presentarsi per prendere in consegna i lavori di restyling del Corso Vittorio Emanuele. Il pressing era arrivato già la scorsa settimana dagli uffici del Comune di Salerno che hanno messo nero su bianco la richiesta all’azienda vincitrice dell’appalto (dopo la querelle finita anche in tribunale) per rifare il manto dissestato della passeggiata e dare definitivamente una nuova vita al Corso da Re, che tra buche e pericoli per cittadini e turisti, adesso non può più attendere.

Lo stop si è verificato, giustamente, dopo la tragica scomparsa del numero uno della omonima ditta, Vincenzo Russo, che ha messo in standby tutto quanto rimasto in sospeso e già cominciato in attesa di un ri-assetto interno aziendale. Una nuova lettera è partita lunedì, quando il primo cittadino Vincenzo Napoli, sollecitato dalla stampa, aveva dichiarato di non avere ancora novità nel merito, pur mostrando una certa “fretta” nel mettere un punto alla questione di interesse pubblico.

«Abbiamo scritto alla ditta intimandole di dare inizio ai lavori - ha sottolineato Napoli - qualora non dovesse accadere, verificheremo quali saranno i passi successivi.

Il termine rimane comunque tassativo, ad ora speriamo che il piano B non sia l’indizione di un’altra gara». Un termine tassativo, trasformato in un giorno preciso (il 28 aprile) che essendo un venerdì è stato trasformato ulteriormente in una proroga di pochi giorni e quindi al 2 maggio.

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Non dovessero esserci risvolti positivi, da palazzo di città provvederanno alla risoluzione del contratto, scalando la “classifica” del bando di gara probabilmente fino al terzo posto. Non solo gli uffici del settore mobilità urbana, trasporti e manutenzioni con i dirigenti e i tecnici sono al lavoro per sciogliere i nodi venuti al pettine, ma dall’ente di via Roma c’è l’impegno e lo studio, anche da parte degli uffici legali, per affrontare eventualmente anche il “dopo”. I lavori del lotto che vanno da via Diaz a piazza Portanova erano già slittati dopo i contenziosi avviati tra la prima classificata e la seconda: il Consiglio di Stato aveva finalmente messo fine alla diatriba, dando - di fatto - ragione alla ditta Russo.

Poi l’attesa per i piccoli intoppi (risolvibili e sui quali l’azienda si era già impegnata) nati in corso d’opera e prima della consegna del cantiere. La data da cerchiare in rosso sul calendario doveva essere quella del 4 aprile quando era stata programmata la consegna ufficiale dei lavori alla Russo Costruzioni. Un lieto fine ad una questione spinosa spezzato da una triste notizia. Le tante segnalazioni arrivate nelle ultime settimane all’amministrazione comunale per la pavimentazione sconnessa e dissestata che ha creato non pochi problemi, tra pietre rotte e voragini, hanno però spinto il Comune all’ultimatum e a soluzioni tampone.

I lavori per il rifacimento del manto sarebbero comunque dovuti partire dopo lo smontaggio delle Luci d’artista e dopo alcuni cavilli burocratici da sistemare. La firma sul contratto era stata apposta a febbraio ma tra tempi tecnici, materiale da reperire e qualche piccolo problema (superabile e di carattere esterno) il cronoprogramma dei lavori aveva subito un’ulteriore frenata. Tra le riflessioni oggetto di un incontro tra i tecnici del Comune e l’azienda - infatti - c’era stato lo spessore delle pietre utili alla ripavimentazione ma anche l’avvio dei lavori, nella loro concretezza. Ma non solo: Salerno Sistemi aveva sollevato alcuni dubbi e problemi sul progetto delle opere idrauliche propedeutiche all’inizio delle opere di pavimentazione. Non sono bastate però le “toppe” per coprire alcune voragini, realizzate proprio dagli operai di palazzo Guerra, dopo l’input del presidente del consiglio comunale, Dario Loffredo. Ora, oltre alla ferita per la perdita dell’imprenditore salernitano, c’è da fare i conti con quella (ancora aperta) di un restyling atteso che non vede la luce.

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