Diplomi facili alla scuola parificata
in 35 finiscono a processo

Diplomi facili alla scuola parificata in 35 finiscono a processo
di Angela Trocini
Mercoledì 12 Luglio 2017, 07:50 - Ultimo agg. 08:34
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Sono stati rinviati a giudizio in 35 per lo scandalo dei diplomi “truccati” a Maiori. Non solo l’amministratrice della scuola parificata Flavio Gioia e il marito dirigente scolastico ma anche i docenti che avrebbero concesso il diploma a persone che non ne avevano il diritto. A disporre il processo, il cui inizio è stato fissato a febbraio prossimo, è stato il gup del Tribunale di Salerno, Enzo Pellegrino. Secondo le accuse, l’amministratrice della scuola (una 43enne di Nocera Inferiore ma residente a San Marzano sul Sarno) ed anche suo marito dirigente scolastico, avrebbero messo in piedi - insieme ai docenti assunti a tempo determinato presso l’istituto scolastico - un’associazione delinquere finalizzata al falso.

I docenti, provenienti per la maggior parte dall’Agro nocerino sarnese e dalla costiera amalfitana, sono accusati di aver appoggiato il meccanismo dei gestori ed aver concesso il diploma a chi non ne aveva diritto. I titoli di studio, secondo quanto ricostruito dalla magistratura salernitana, sarebbero stati dati nonostante le assenze degli alunni iscritti che - in realtà - si erano presentati raramente a scuola ma erano riusciti comunque a conseguire il diploma. A ricostruire la vicenda, coordinata dalla procura, i carabinieri che con le loro indagini avrebbero dimostrato cosa sarebbe avvenuto nella scuola parificata a dispetto di registri di classe su cui le assenze risultavano contenute in un numero fisiologico. E, così, negli anni 2010-2011 sarebbero stati ricostruiti una trentina di casi di falso: in alcuni giorni, secondo quanto emerso dalle indagini, nessuno degli iscritti era presente nell’istituto mentre - al contrario - dai registri risultava la presenza di almeno 180 alunni che frequentavano normalmente le lezioni. 
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