Effetto Omicron sugli hotel
prenotate 4 camere su dieci

Effetto Omicron sugli hotel prenotate 4 camere su dieci
di Nico Casale
Giovedì 30 Dicembre 2021, 06:10 - Ultimo agg. 09:08
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Per la notte di Capodanno albergatori e titolari di b&b salernitani sperano anche in qualche vendita last minute. Nella prima metà di dicembre l’occupazione delle camere si è rivelata soddisfacente. Ma, l’andamento della pandemia frena l’arrivo di turisti. 

«I numeri, che non sono buoni, ci dicono che siamo più vicini al 2020 che al 2019», osserva il presidente di Federalberghi Salerno, Giuseppe Gagliano, secondo cui «ci lasciano l’amaro in bocca perché, quando il mese scorso si parlava di riaccendere le luminarie e di riprendere qualcosa che lontanamente ricordasse la normalità, eravamo tutti fiduciosi sia per una ripresa delle attività economiche sia per un maggiore sollievo per la questione sanitaria che resta prioritaria». «A Salerno, dall’Immacolata e per i due fine settimana successivi - analizza - più o meno si è lavorato, ci sono state buone presenze il sabato notte, ma solo per una notte anziché due come accadeva in passato. Poi, intorno al 20 dicembre, quando i contagi hanno ripreso a risalire e ci sono state misure più restrittive, abbiamo registrato cancellazioni su cancellazioni». Da qui Gagliano, ricordando che «le prospettive in termini di occupazione presunta delle camere per il Capodanno erano migliori rispetto a quelle di Natale», teme che «quel 30-40% di richiesta di occupazione, come sta accadendo in questi giorni, possa subire cancellazioni». Perché, spiega, «avere dieci prenotazioni oggi non significa avere domani dieci camere occupate». Quindi, «per Capodanno - sottolinea - se riusciremo a mantenere un 40% di camere occupate sarà già tanto». 

Nel frattempo, «di pari passo, va la crisi del commercio e dei pubblici esercizi. Una città senza turisti ha meno persone disposte ad andare a cena fuori o a prendere una consumazione al bar», conclude. Per Riccardo Del Plato, titolare dell’hotel Montestella di Salerno, «30, 31 e 1 sono giorni in cui c’è stato il crollo delle prenotazioni». «Mentre gli altri anni bastava mezza giornata per vendere, almeno nella mia struttura, tutte le camere, adesso - rivela - abbiamo un albergo semi-vuoto. Abbiamo poche camere vendute e non sappiamo se ne venderemo altre e a chi». Perciò, «stiamo lavorando con prezzi e tariffe veramente bassi rispetto agli altri anni e, per Capodanno, abbiamo solo una metà delle camere vendute». E questo comporta perdite nel fatturato. «Quello di dicembre si è generato - precisa - nella seconda metà del mese per via delle restrizioni, altrimenti sarebbe stato come nel 2019, segno che le Luci d’Artista hanno funzionato e ciò che ha danneggiato la nostra città è stata solo la situazione Covid».

«Le previsioni per i soggiorni del mese di dicembre - evidenzia la coordinatrice di Aigo-Confesercenti Salerno città e costiera amalfitana, Nicole Iuliani - si profilavano molto positive, facendo auspicare una netta ripresa, anche in considerazione di Luci d’Artista.

Invece, coincidendo il picco della quarta ondata con le festività natalizie e in particolare con il Capodanno, si è dovuto assistere ad alcune disdette, registrandosi così un trend negativo rispetto alle presenze degli anni passanti, prima della pandemia». Ma, Iuliani ritiene «innegabile che ci sia stata, seppur in maniera ridotta, un’affluenza turistica che ha fornito l’ennesima boccata di ossigeno per il nostro settore, soprattutto se si considera che l’anno scorso le strutture erano chiuse per via del lockdown», ma «siamo ancora lontani dall’agognata normalità e, per questo motivo, è doveroso completare il prima possibile la campagna vaccinale e persistere nell’utilizzo delle misure di sicurezza».

Per Liliana Giannone di Starhost, società che gestisce e fa consulenza ad oltre trenta tra b&b e case vacanza storici o di design a Salerno e in costiera amalfitana, «abbiamo lavorato bene fino a metà novembre dappertutto. Poi, con l’annuncio della variante Omicron, l’annuncio che avremmo dovuto richiedere il green pass e l’incremento dei contagi, c’è stato un blocco che si è concentrato più sulle nuove prenotazioni che su quelle già incamerate». Infatti, «abbiamo avuto alcune cancellazioni ma non tantissime, intanto purtroppo non stiamo avendo nuove richieste». Quanto all’ultima notte dell’anno, «preferendo accogliere ospiti per più di due notti, a Salerno città abbiamo tre o quattro strutture ancora libere, mentre in costiera poco meno della metà. Dunque, in totale abbiamo un 70% di occupazione delle strutture». «Confidiamo, comunque, in qualche last minute visto anche il bel tempo previsto», conclude.

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