Emanuel, morto nello schianto a Salerno:
il silenzioso dolore degli amici ai funerali

Emanuel, morto nello schianto a Salerno: il silenzioso dolore degli amici ai funerali
di SImona Chiariello
Martedì 6 Settembre 2022, 06:00 - Ultimo agg. 10:27
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«Che il tuo sorriso possa risplendere anche lassù... ciao Manu». Due striscioni, tanti palloncini bianchi, ma soprattutto più di cento ragazzi. Tutti in fila indiana, tutti con addosso una t-shirt nera. Così hanno deciso di dare il loro ultimo saluto a Emanuel Colonnesse, il 18enne di Molina, morto domenica notte in via Allende a Salerno dopo un fatale impatto con un palo dell’illuminazione mentre era alla guida del suo scooter. Ieri mattina la frazione di Molina e Vietri sul Mare si è fermata per lutto. Poco prima delle 11, la bara bianca, partita dalla casa dei genitori in via D’Amico, ha raggiunto la chiesa di San Giovanni Battista. Circa un’ora di ritardo, rispetto all’orario fissato, per consentire al fratello di Emanuel, agli arresti domiciliari, di ottenere il permesso per partecipare al rito. Ad attendere il feretro una folla silenziosa di un centinaio di ragazzi. Una scena commovente che ha scosso la coscienza dei presenti e del parroco don Mario Masullo che nel corso dell’omelia ha voluto rivolgersi proprio a loro: «Ai tanti ragazzi qui riuniti per dare il loro ultimo saluto a Emanuel dico di stare attenti. La vita di oggi ci dà la sensazione di poter avere tutto, ma tutto si può sprecare in un attimo. Con la scomparsa di Emanuel avete sperimentato la morte e proprio sperimentando la morte possiamo capire ed apprezzare la pienezza della vita». 

E ancora: «Il giovane Emanuel è risorto alla sua vita eterna e anche voi potete risorgere alla vita di tutti giorni. Purtroppo noi adulti viviamo nella superficialità e non siamo in grado di darvi il buon esempio. Dovete imparare ad apprezzare la vita nelle cose semplici». E poi un messaggio ai genitori del giovane: «Spero che tutti gli amici di Emanuel aiuteranno i genitori ad avere la forza di andare avanti». Nel corso della cerimonia mamma Rosa Palladino e papà Matteo sono rimasti in silenzio, quasi impietriti dal dolore e dallo sconforto.

Gli amici hanno deciso di dare il loro saluto con due frasi, apparse su striscioni, appesi all’esterno della chiesa. «Che il tuo sorriso possa risplendere anche lassù...ciao Manu». E come spiega una ragazza davanti al Duomo, Emanuel era molto riservato ed introverso, eppure aveva tanti amici: «Emanuel era sempre sorridente - spiega una sua amica -. Un ragazzo molto tranquillo ed educato. Amava la vita e aveva tanti amici tra Vietri e Salerno». All’uscita della chiesa, la bara è stata avvolta da centinaia di palloncini bianchi. Presenti alla cerimonia funebre anche il sindaco Giovanni De Simone, l’assessore Marcello Civale e il consigliere comunale Antonello Capozzolo. Per rispettare il dolore dei familiari nessuno ha voluto parlare. 

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La dinamica ormai sembra chiara. Domenica all’alba Emanuel stava rientrando dopo una serata in discoteca a Salerno (che non è il Maremò come in un primo momento scritto). In via Allende avrebbe perso il controllo dello scooter e sarebbe finito contro il palo della pubblica illuminazione. Il casco, indossato, non lo ha salvato. I carabinieri di Salerno hanno escluso fin da subito il coinvolgimento di altri veicoli. Solo venerdì notte sempre a Molina moriva Marcello Cardamone anche lui alla guida di uno scooter, finito fuori strada dopo l’impatto con il marciapiede. Il barman stava tornando a casa dopo il lavoro. Ancora una volta a finire sul banco degli imputati sono la velocità, l’asfalto bagnato, ma soprattutto la scarsa manutenzione delle strade e il mancato controllo della sosta selvaggia. «Basta, basta piangere giovani vite spezzate - si lascia scappare una signora all’uscita - le strade devono essere più sicure». 

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