Addio a Gianpiero, folla e lacrime
sciarpa granata sulla bara

Addio a Gianpiero, folla e lacrime sciarpa granata sulla bara
di Carmen Incisivo
Lunedì 19 Marzo 2018, 06:15
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Il cielo non ha smesso di piangere neanche per un attimo. Come tutte le persone accorse per tributare l’ultimo saluto a Naddaca, il gigante buono che si è tolto la vita venerdì lanciandosi nel vuoto. Gianpiero Naddeo era avvocato, amico, tifoso, zio, fratello, figlio, confidente. Questo e molto altro per le centinaia di persone che si sono strette attorno a una famiglia dilaniata dal dolore. A rompere il silenzio surreale di ieri mattina c’erano solo singhiozzi ricacciati in gola a fatica, occhi senza sonno e inondati di lacrime, qualche rara e d incontenibile esplosione di dolore, la pioggia fitta sugli ombrelli che hanno invaso piazza Portanova, l’imbocco di via dei Mercanti e lo slargo davanti alla chiesa del Crocifisso dove Salerno ha salutato quell’omone buono ed inaspettatamente fragile. Gli ombrelli, le uniche macchie di colore in una giornata nera. Nera come solo il dolore per una scomparsa inattesa e prematura può essere.

Sul feretro di legno chiaro c’erano la sua maglia da portiere, la sciarpa della Salernitana e un ramoscello d’ulivo in segno di pace e riconciliazione. Il corteo funebre è partito dallo stabile di via Porta Elina alle 10.30 in punto. Percorsi i pochi metri che separano il luogo terribile dove il ricordo di Gianpiero resterà per sempre, le spoglie mortali di Naddaca sono state accolte in chiesa con un commosso applauso. A presiedere la funzione religiosa, Monsignor Giovanni Lancellotti. 

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