In cella il «re dello sballo»
Cinque anni per spaccio di ecstasy

In cella il «re dello sballo» Cinque anni per spaccio di ecstasy
di Petronilla Carillo
Sabato 1 Aprile 2017, 06:15 - Ultimo agg. 08:47
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SALERNO - Era cresciuto all’ombra di un pezzo da novanta della malavita salernitana, tale Lucio Grimaldi. Alla sua «scuola» aveva appreso le tecniche dello spaccio e la gestione degli affari illeciti, inserendosi in un gruppo criminale composto da personaggi che hanno poi fatto tanto parlare di se, come Ivan Cammarota; Francesco Salvini, Vincenzo detto Ciro Villacaro. Ma lui, Matteo Vitale, era ambizioso, e le sue manie di grandezza lo avevano portato fino a Modena dove era riuscito a «conquistare» il mercato delle pasticche nelle principali discoteche della zona. Per tutti era il «re dello sballo». Quando ha capito che da un punto di vista giudiziario le cose si stavano mettendo male, è tornato a Salerno, dove in effetti non aveva mai abbandonato i propri contatti. 
E qui è stato arrestato nella giornata di ieri dagli uomini della sezione antidroga della Squadra mobile, agli ordini del vicequestore Tommaso Niglio e del dirigente Sabatino Fiorillo, in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso a suo carico dal tribunale di Modena per droga. Quando si è trovato gli agenti nella sua abitazione in via Carlo Liberti a Mercatello, Matteo Vitale, 38 anni, quasi non ci credeva. Pensava di passare inosservato, convinto che nessuno potesse cercarlo nella sua terra natìa dove, di fatto, era domiciliato mentre, all’anagrafe, risultava domiciliari a Castelfranco Emilia. Per il «re dello sballo», per la sua specializzazione in pasticche da sballo, si sono così aperte le porte dell’istituto penitenziario di Fuorni. Secondo quanto disposto dai giudici emiliani, deve scontare una pena di cinque anni, 11 mesi e 23 giorni di reclusione. Era il 2008 quando, in provincia di Modena, Vitale fu trovato in possesso di 300 pasticche pronte per la commercializzazione. La «roba», che solitamente viene utilizzata dai ragazzi nelle discoteche in misure abbastanza contenute (una al massimo due), era stata acquistata in grande quantità proprio per soddisfare le richieste della clientela. Nello specifico erano pastiche di Mdma, nota sul mercato come ecstasy, un prodotto di grande diffusione tra i giovani e di grande allarme sociale perché oltre che altamente pericolosa, libera i freni inibitori e consente un prolungato benessere e di eccitazione. 
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