Salerno, aveva chiesto a un collega di timbrarle il cartellino: infermiera risarcisce il Ruggi e torna a lavoro

Infermiere dall'ospedale Ruggi di Salerno risarcisce l'azienda e torna al lavoro: aveva chiesto ad un collega di timbrarle il cartellino

Aula del tribunale
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Lunedì 3 Luglio 2023, 17:48 - Ultimo agg. 18:11
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Aveva chiesto al collega di timbrare per lei presentandosi in reparto soltanto in un secondo momento. Per questo, lo scorso febbraio, i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità, le notificarono la misura della sospensione dall’esercizio per un anno. Ha risarcito il danno ed è tornata al lavoro Rosa Izzo, l’infermiera del Ruggi, finita sotto la lente di ingrandimento della Procura con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e inosservanza delle norme sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

A deciderlo, nei giorni scorsi, è stato il giudice che ha accolto l’istanza avanzata dal legale dell’indagata, l’avvocato Genserico Miniaci. L’infermiera, intenzionata ad accedere al rito alternativo della messa alla prova, ha infatti provveduto al versamento in favore dell’azienda ospedaliera, dell’importo di mille euro di cui circa 500 rappresenta la retribuzione contestata come indebitamente percepita per le 27 ore di lavoro non svolto. La Izzo era stata coinvolta già nella precedente maxi inchiesta che travolse il Ruggi qualche anno fa.
 
 
 

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