A Nocera liste d'attesa infinite: nove mesi per la visita oculistica e quindici per quella ortopedica

Sempre più persone sono costrette a ricorrere alla sanità privata, chi invece non può permetterselo semplicemente rinuncia a fare controlli specialistici e a curarsi

L'ospedale di Nocera
L'ospedale di Nocera
di Nello Ferrigno
Martedì 14 Marzo 2023, 06:47
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Nove mesi per una visita oculistica, addirittura quindici per una ortopedica. È il periodo lunghissimo che alcuni assistiti dell’Asl Salerno devono attendere per poter essere sottoposti a controlli medici specialistici. Le risposte, disarmanti, sono arrivate loro quando si sono rivolti allo sportello sanitario di Nocera Inferiore. «La scorsa settimana - ha detto l’architetto Donato Fioretti - volevo prenotare una visita oculistica, l’appuntamento è previsto per il giorno 24 novembre». Gli ha fatto eco Erminia Neri. «Io e mio marito - ha dichiarato la donna - lo scorso dicembre abbiamo chiamato per fissare due appuntamenti e dovremmo attendere rispettivamente gennaio e maggio 2024». Un’attesa di oltre un anno che ha spinto i coniugi a rivolgersi al privato.

«Bisogna fare attenzione - ha riferito una fonte interna all’azienda sanitaria - i tempi si allungano perché molti assistiti chiedono di essere visitati nella città dove risiedono e rifiutano, magari, un appuntamento che potrebbe arrivare anche dopo un paio di settimane all’ospedale di Vallo della Lucania o di Roccadaspide». «Fare centinaia di km per una visita specialistica - ha sottolineato Anna Caso, in attesa di un controllo specialistico - non mi sembra l’ideale, a quel punto pago e vado da un privato». Ma c’è anche chi non può pagare e decide, suo malgrado, di non curarsi. Il ricorso alle strutture sanitarie convenzionate o private sembra ormai essere la soluzione per chi non può attendere. Ma bisogna fare i conti con i tetti di spesa imposti dalla Regione Campania che comunque allungano il calendario delle prenotazioni a meno che non si riesca ad essere fortunati e prenotare per i primi giorni del mese quando la soglia del tetto non è stata ancora raggiunta.

La questione dei budget da rispettare cozza anche con l’appello fatto dal presidente De Luca che ha chiesto alle strutture convenzionate «un aiuto per abbattere le liste d’attesa integrando il sistema sanitario pubblico, a patto che sia garantita la qualità dell’assistenza e il rispetto degli standard della griglia dei livelli essenziali di assistenza». «Le dichiarazioni di De Luca - ha detto Bruno Accarino, presidente del sindacato nazionale area radiologica - era per la creazione del Cup regionale che, riteniamo, non risolverà il problema. A parte questo siamo disponibili, come sempre, a collaborare per abbattere le liste di attesa. Resta, però, il problema dei fondi. Riconosciamo al governatore che il reperimento non è di sua competenza ma dello Stato. In Campania continuiamo a scontare due gravi handicap: il controllo della spesa pubblica che non consente assunzioni e l’iniqua ripartizione dei fondi del Servizio sanitario nazionale».

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