Minacce ai dipendenti e tagli in busta paga,
l'ex colonnello re dei market va a processo

Minacce ai dipendenti e tagli in busta paga, l'ex colonnello re dei market va a processo
di Nicola Sorrentino
Venerdì 13 Dicembre 2019, 06:05 - Ultimo agg. 13:21
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Il prossimo 17 marzo 2020 partirà il processo per l’ex colonnello dell’esercito in pensione, Giuseppe D’Auria. Il 70enne è stato rinviato a giudizio due giorni fa dal gup, insieme a quattro dei suoi collaboratori, al termine dell’udienza preliminare. Sullo sfondo, c’è l’inchiesta condotta dalla procura di Nocera sulle condizioni di lavoro di una serie di dipendenti presso alcuni supermercati nell’Agro nocerino, all’epoca delle indagini gestiti dall’imprenditore, difeso e assistito dall’avvocato Antonio Sarno. Il lavoro investigativo coordinato dal sostituto procuratore Angelo Rubano, coadiuvato dalla sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza, ricostruisce quasi quaranta capi d’imputazione, in maggior parte per l’accusa di estorsione, dove le vittime risultano essere le persone che lavoravano nei market gestiti da D’Auria. Rimproveri, minacce di licenziamento, denaro trattenuto sulle buste paga, condizioni difficili di lavoro e altro, illustrate da oltre trenta dipendenti sono ora all’esame dei giudici. 

Secondo le accuse, trentasei dipendenti sarebbero stati costretti a lavorare in un clima «di intimidazione e costrizione», accettando condizioni «illegittime» rispetto ai propri contratti. Non solo avrebbero percepito stipendi inferiori rispetto alle ore effettuate, ma avrebbero rinunciato anche a permessi e riposi, per poi firmare, dietro minaccia, verbali di conciliazione nei quali dichiaravano di rinunciare ai crediti di lavoro maturati e non corrisposti. Dieci i punti vendita gestiti, prima delle dimissioni, da Giuseppe D’Auria, nella provincia di Salerno. Tra le accuse, sempre ricostruite dai verbali riempiti dai dipendenti durante la fase preliminare, anche l’esposizione in un caso di merce preparata con alimenti scaduti e non idonei al consumo. A riguardo, chi denunciò questa circostanza avrebbe anche girato un video, poi finito agli atti. I dipendenti, oggi parte lesa nel procedimento, lavoravano nei punti di Nocera Inferiore e Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni, Sarno, Giffoni Valle Piana, Castel San Giorgio e San Valentino Torio.
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