Salerno, l'ultimo saluto a Pasquale Andria: «Servitore dello Stato, carisma e cortesia con tutti»

I funerali del giudice gentiluomo nella chiesa di San Pietro in Camerellis

I funerali di Pasquale Andria
I funerali di Pasquale Andria
di Nico Casale
Domenica 3 Dicembre 2023, 04:35 - Ultimo agg. 18:55
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Legatissimo alla sua famiglia, uomo di fede e con un alto senso dello Stato; appassionato, rigoroso, colto. È ricordato così Pasquale Andria, magistrato impegnato nella giustizia minorile per oltre trent’anni, scomparso venerdì.

Al già presidente del Tribunale per i minorenni di Salerno, ieri mattina, l’ultimo saluto di amici, colleghi, conoscenti nella chiesa di San Pietro in Camerellis, che non è riuscita ad accogliere tutti. In tanti hanno atteso all’esterno per poter abbracciare i familiari del giudice Andria, la moglie Cucca Pietrofeso, il figlio Fausto, i fratelli Alfonso, già europarlamentare e senatore, Maurizio e Marcello

Già presidente diocesano e vicepresidente nazionale di Azione Cattolica, Pasquale Andria si è battuto «per i propri ideali senza mai arrendersi - ricorda, dall’altare, il parroco don Francesco Quaranta - sempre gentile, elegante, capace di passare con disinvoltura dal latino al dialetto, da una discussione teologica a una giuridica, passando per una canzone napoletana.

Ascoltava tutti con grande attenzione ed era di grande compagnia, raccontando aneddoti esilaranti del passato».

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Speciale era il legame tra lui e la parrocchia di San Pietro in Camerellis, «di cui si sentiva, davvero nel profondo, un fedele»: «Molti parrocchiani hanno condiviso con Pasquale il cammino di una vita, spezzando, durante il viaggio, il pane, condividendo gioie e dolori, nell’affetto e nella stima reciproca». «Nonostante la mia giovane età - confida don Quaranta - Pasquale è sempre stato disponibilissimo. E posso dire con affetto che anche io sono stato incoraggiato da lui a sognare. Ci mancherà. Pasquale amava la Chiesa, non ha mai smesso di seguirla, di servirla e anche di interrogarla. Pasquale era un amico dei sacerdoti e dei vescovi, amicizie vere, sincere, leali». «Spesso - rammenta don Francesco Quaranta - ricordava le storie dei sacerdoti che hanno segnato il suo percorso personale e quello di coppia con sua moglie Cucca. I nomi sono tanti, uno su tutti è monsignor Guerino Grimaldi, che è stato suo parroco e poi suo vescovo». 

Tra chiesa, sagrato e larghetto di San Pietro in Camerellis, c’erano gli affetti più cari, gli amici di una vita e i colleghi di Pasquale Andria. Tra gli altri, c’erano gli ex procuratori Corrado Lembo, Leonida Primicerio e Antonio Frasso; il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, il presidente della Provincia, Franco Alfieri, i sindaci di diversi Comuni, il presidente del Consiglio comunale di Salerno, Angelo Caramanno, gli ex parlamentari Guido Milanese, Nicola Provenza e Tino Iannuzzi; il vicepresidente di Confindustria Salerno, Antonello Sada. L’altro ieri, il governatore Vincenzo De Luca ed il sindaco Enzo Napoli hanno fatto visita alla cappella del SS. Rosario, dove era stata esposta la salma, in largo San Tommaso d’Aquino, a una manciata di metri dal Tribunale per i minorenni di Salerno che, per anni, è stata la seconda casa di Andria.

Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, Gaetano Paolino, descrive il giudice Andria come «una persona che aveva carisma e un tratto cortese con tutti» e che, da magistrato, «aveva dato un’importante svolta a quelle che sono le funzioni del Tribunale per i minorenni». «Un rigoroso servitore dello Stato», dice di Andria il suo amico fraterno, il professore Giuseppe Acocella. Sul finire della messa, il ricordo di Pasquale Andria nelle parole del presidente del Tribunale per i minorenni di Salerno, Piero Avallone, del presidente emerito dell’Ordine dei Medici, Bruno Ravera, e della presidente diocesana dell’Azione cattolica, Maria Vittoria Lanzara, la quale, tra l’altro, pronuncia il suo «grazie a Pasquale» per «averci fatto vedere cosa sia un laico di Azione Cattolica, testimone del Vangelo nel quotidiano del proprio tempo». Esprime «le più sentite condoglianze alla famiglia Andria e Pietrofeso per la grave perdita del caro amico Pasquale Andria» il direttore del Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi.

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