Pestato a morte dopo la lite e abbandonato,
processo sprint per i tre indagati

Pestato a morte dopo la lite e abbandonato, processo sprint per i tre indagati
di Nicola Sorrentino
Sabato 16 Novembre 2019, 06:00 - Ultimo agg. 09:05
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Le tre persone indagate per la morte del 34enne operaio Antonio Buono saranno giudicate con il rito abbreviato. L’accusa è quella di omicidio. Il prossimo 6 aprile, il gup emetterà la sentenza. I fatti risalgono al 26 settembre del 2013, a Castel San Giorgio, quando N.C, G.S. e A.B. furono indagati per la morte dell’operaio. Secondo la procura di Nocera Inferiore, la vittima sarebbe stata prima picchiata a morte e poi abbandonata per strada, dopo essere stato lanciata da un’auto dove si trovavano i tre indiziati. Secondo il collegio difensivo invece, avvocati Giuseppe Buongiorno, Agostino Allegro, Domenico Avagliano e Arturo Della Monica, i tre non avrebbero nulla a che fare con la morte dell’uomo.

Tutto sarebbe iniziato all’esterno di un locale, con i tre che avrebbero avuto una discussione con l’operaio. I motivi non sono stati mai chiariti del tutto, con il gip e il Riesame, poi, a rigettare, in passato, la richiesta di arresto per mancanza di elementi. La vittima sarebbe stata caricata su un’auto, in stato confusionale e lasciata nei pressi della sua abitazione. Secondo l’accusa, i tre lo avrebbero prima picchiato e poi scaraventato per strada. Per la difesa invece, con elementi portati a supporto dei tre indagati e al vaglio del gip, l’uomo sarebbe deceduto in altro modo. Il corpo, senza vita, fu tuttavia scoperto da alcune persone, alle 3 del mattino, in prossimità del bivio tra Torello e Corte Domini a Castel San Giorgio.
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