Salerno, podista morto sui monti di Eboli: la procura chiede l'archiviazione per la seconda volta

Podista di Salerno morto sui Monti di Eboli: la procura vuole archiviare per la secondo volta l'inchiesta

Francesco Gioviale
Francesco Gioviale
di Petronilla Carillo
Sabato 14 Ottobre 2023, 06:30 - Ultimo agg. 15:50
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Seconda richiesta di archiviazione presentata al gip del tribunale di Salerno dalla procura che indaga per la morte di Francesco Gioviale, il giovane medico salernitano, podista per passione, morto a fine giugno 2022 mentre partecipava alla gara “Trail dei Monti Ebolitani”. Secondo la famiglia, che ha presentato la denuncia ed ora si opporrà per la seconda volta alla richiesta di archiviazione con il proprio legale di fiducia, l’avvocato Nicola Naponiello, ci sarebbero state responsabilità da parte dell’organizzazione dell’evento, l’associazione Sele Marathon Eboli. Non è dello stesso parere, però, la procura. Resta ancora aperto, invece, il fascicolo sul quale c’è l’iscrizione di un medico sportivo napoletano che avrebbe redatto il certificato medico a Francesco Gioviale. In realtà le denunce sarebbero state due, una presentata dal padre, Marcello Gioviale, e l’altra dal fratello della vittima, Valentino. Nelle denunce i Gioviale punta l’indice contro l’organizzazione della Trail dei Monti Ebolitani innanzitutto per i ritardi nel soccorrere Francesco che «stando ai tracciati del Garmin è stato vivo per altri 50 minuti da quando si è fermato, quindi il suo cuore non si è fermato ma funzionava» e poi anche perché un amico aveva segnalato l’assenza del giovane medico e di altri podisti, quattro dei quali si erano però ritirati senza che gli organizzatori lo sapessero, ma nessuno se ne sarebbe interessato. Nella denuncia il padre della vittima era stato diretto: «nel regolamento il luogo in cui è avvenuto il fatto veniva indicato come particolarmente pericoloso e difficoltoso per il passaggio in corsa. Sicché si consigliava nel tratto della zona Ermice persino l’attraversamento in camminata essendovi altresì il divieto di superamento tra i concorrenti, per squalifica». Quella stessa zona, si ricorda nella denuncia, a causa di un altro tragico evento era stata oggetto di una petizione datata 19 gennaio 2022 ed inviata a prefettura, comune e genio civile in cui si rappresentava la forte criticità generata dalla pesante erosione dei costoni. In quella petizione veniva rappresentata «la pericolosità dello stretto percorso, fortemente frequentato e ridotto ad una sorta di sporgenza completamente priva di supporto, sollecitando un rapido intervento per la messa in sicurezza del vallone Tufara.

Di tutta risposta la Regione rimarcava di non avere competenze circa la gestione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria facendone carico al Comune di Eboli.

Uscendo così fuori di scena. Ora si dovrà attendere la decisione del giudice per le indagini preliminari. 

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