Rissa per gelosia a Capaccio Paestum: quattri ragazzine chiedono la messa alla prova

Una lite verbale sui social network per un fidanzatino conteso si trasformò, pochi giorni dopo, in una rissa nella centralissima piazza Santini, a Capaccio Scalo. Processo al via esattamente un anno dopo

Piazza Santini
Piazza Santini
di Antonio Vuolo
Mercoledì 27 Marzo 2024, 06:59 - Ultimo agg. 28 Marzo, 07:25
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Una lite verbale sui social network per un fidanzatino conteso si trasforma pochi giorni dopo in una rissa nella centralissima piazza Santini, a Capaccio Scalo. Quattro ragazzine, tre di Capaccio Paestum ed una di Roccadaspide, sono finite a processo con l’accusa di lesioni personali in concorso, nei confronti di una coetanea, anch’essa residente nella Città dei Templi. Si è tenuta ieri la prima udienza del processo, davanti al Tribunale per i minorenni di Salerno. I fatti risalgono ad un anno fa: la vittima, 14enne, fu aggredita in piazza Santini la sera del 18 marzo 2023, per motivi legati ad un fidanzatino conteso, dopo reciproche offese personali scambiate sui social network nei giorni precedenti.

A placare gli animi una coppia, marito e moglie, in transito con l’auto, che si fermarono perché attirati dalle urla dell'adolescente, accerchiata anche da altri ragazzini, che assistevano alla scena senza intervenire, incitando perfino le protagoniste della rissa. La 14enne fu presa più volte per i capelli, trascinata a terra per qualche metro e presa ripetutamente a calci. Soccorsa dalla coppia di passanti, che allertò i genitori, la giovanissima fu accompagnata al distretto sanitario di Capaccio Paestum, dove i sanitari le refertarono lesioni guaribili in 7 giorni. Seppur scossa per l’accaduto, la famiglia decise comunque di non sporgere denuncia ma i carabinieri della stazione di Capaccio Scalo procedettero d’ufficio. I legali delle quattro imputate, due delle quali già attenzionate dai servizi sociali di zona, hanno chiesto la messa alla prova: nel pool difensivo gli avvocati Leopoldo Catena, Antonello Natale, Gerardo Cembalo, Ciro Vicidomini e Antonio Violento. La prossima udienza è fissata per il 30 aprile. Intanto, anche i commercianti di Vallo della Lucania denunciano la scarsa sicurezza nel centro cittadino e la presenza di baby-gang che agiscono creando problemi.

Tra gli ultimi casi segnalati c’è quello di una lite avvenuta dinanzi ad un distributore di carburante tra un 30enne e tre minorenni. Ignoti, al momento, i motivi dell’aggressione. Cresce giorno dopo giorno la preoccupazione tra i commercianti, stanchi di subire danni. Tramite i social media, sempre negli ultimi giorni, una commerciante ha denunciato di essere quotidianamente bersagliata da insulti e minacce.

E non solo.

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«Mi ritrovo a dover difendere la mia attività, la mia persona e quella dei miei cari da beffeggi giornalieri, insulti, minacce e non solo - denuncia - da parte di adulti con i quali posso compararmi, ma anche e soprattutto da vere e proprie baby-gang, ritenute intoccabili per via della minore età».

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