Salerno, boom di turisti mordi e fuggi per le Luci. I commercianti: non spendono nei negozi

Ingenito (Abbac) e Ilardi (Federalberghi) protestano per le assenze di turisti in settimana e per il piano traffico

Traffico nel centro di Salerno
Traffico nel centro di Salerno
di Barbara Cangiano
Domenica 10 Dicembre 2023, 06:40
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È stato un testa a testa tra i visitatori mordi e fuggi e quelli che invece hanno scelto di pernottare in città per una o due notti. I primi sono però sicuramente in numero maggiore rispetto ai secondi. Il week end dell’Immacolata, quello che per gli operatori del settore è considerato il vero banco di prova in base al quale valutare l’andamento di Luci d’artista, ha registrato il pienone. Alberghi e bed and breakfast hanno raggiunto, come di consueto, un tasso di occupazione pari al 95 per cento. I bus, provenienti in particolare dal sud e dal centro, sono stati oltre centoventi negli ultimi due giorni. Bisognerà attendere dopo Natale per avere un quadro più esaustivo e comprendere se l’edizione numero 18 riuscirà a invertire la tendenza. 
LE VOCI
«In questa fase siamo di fronte a fenomeni per così dire escursionistici – spiega Agostino Ingenito dell’Abbac – Sarà possibile tracciare un bilancio preciso dopo Natale, perché quello è il periodo in cui il turista che vuole pernottare in città decide di farlo. Sta accadendo anche adesso, ma ora è molto complicato dare dei dati esaustivi. Dal canto nostro siamo ovviamente soddisfatti, anche se per il momento a registrare il sold out sono solo i week end, mentre gli infrasettimanali lasciano molto a desiderare». Gli operatori sono divisi: «La mia struttura è piena – racconta Marcella Gallo, host – e così quelle dei colleghi con cui sono in contatto. Abbiamo già tantissime prenotazioni per tutti i week end di dicembre. Purtroppo durante gli infrasettimanali si batte la fiacca, mentre nel periodo antecedente al Covid non era così». Per Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi, «il risultato è ottimo. Ma non siamo contenti del piano traffico e questa è una considerazione che faccio da cittadino prima che da imprenditore. Il caos che si è registrato il giorno dell’Immacolata era ampiamente prevedibile e ha portato tantissimi salernitani a lamentarsi, creando fazioni pro o contro le Luci. Questo non va affatto bene e per questo rivolgo un appello all’amministrazione comunale affinché si adoperi per migliorare la situazione prima che si registrino altri disservizi». 
I DISAGI
Per molti i problemi sono proprio figli del mordi e fuggi: «Bar e ristoranti stanno indubbiamente lavorando a tutto ritmo, ma se si osserva il fiume umano che attraversa il corso e il centro storico non si può non notare che nessuno ha un pacchetto o una busta in mano – racconta Antonia, commessa di una grande catena – A parte i clienti storici, quelli occasionali sono veramente pochi. Arrivano, prendono un caffè e un dolce e poi vanno via. Questo è un tipo di turismo del tutto deleterio perché apporta benefici minimi all’economia a fronte di una marea di disagi, dal traffico alla sporcizia». Il refrain è lo stesso di tutti gli anni: «Premesso che non sono un oppositore delle Luci, ma la domanda che continuo a farmi, dopo anni nel commercio, è perché si parcellizzino microeventi di bassissima qualità e non si punti invece su due o tre appuntamenti in grado di richiamare una platea selezionata – dice Michela Sessa – Alberghi e b&b saranno anche pieni, ma vedo in giro una marea di comitive munite di zainetti che non acquistano neppure una bottiglia d’acqua. Ovviamente il Comune non può imporlo, ma potrebbe scegliere una strategia più elitaria per avere forse un minor numero di visitatori a fronte di un maggior numero di clienti. Non vedo soluzioni mediane per aiutare il terziario che non sia quello impegnato nel food and beverage».

Tra i residenti serpeggia la polemica: «Odio le Luci perchè, abitando nel centro storico, sono prigioniera in casa – sbotta Lucia Salvi – Traffico pedonale, traffico automobilistico, spazzatura ovunque.

Perfino per andare al supermercato devi fare una gimkana. Mi rispondono che è per il bene dell’economia. Poi vedo intere famiglie sulle panchine a mangiare i panini portati da casa e mi chiedo a quale economia ci si riferisca».

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