Salerno, indagini a tutto campo dopo la sparatoria a Sant'Eustachio: la pista della droga

Il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio: abbiamo sempre l'attenzione molto alta, indagini molto meticolose

I rilievi della Scientifica in via fratelli Bandiera
I rilievi della Scientifica in via fratelli Bandiera
di Angela Trocini
Mercoledì 13 Marzo 2024, 06:30 - Ultimo agg. 10:50
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È quasi sicuramente legato allo spaccio di droga il movente che ha portato agli spari esplosi nella notte tra domenica e lunedì in via Fratelli Bandiera a Sant’Eustachio. Questa è la pista principale seguita dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno sebbene, per non tralasciare nulla, si stiano scandagliando anche altre ipotesi.

Piste probabilmente meno battute dagli inquirenti, ma che comunque non vengono tralasciate del tutto: «Ci sono indagini in corso molte attive», afferma il questore Giancarlo Conticchio, «ed è sempre alta l’attenzione delle forze dell’ordine sulla città e sugli eventi che accadono. Quest’ultimo evento potrebbe inserirsi nell’ambito di un contesto delinquenziale legato allo spaccio di sostanze stupefacenti, come accaduto in passato, ma saranno le investigazioni in corso, coordinate dalla locale procura, a dare risposte più chiare».

Sei i colpi (calibro 380 auto, detto anche calibro 9 corto) esplosi contro il portone del civico 4 di via Fratelli Bandiera, ma nessuno nell’immediatezza dei fatti ha dato l’allarme. Solo lunedì in mattinata gli investigatori sono stati informati dell’accaduto difronte alle tracce lasciate dalla sparatoria e subito sono iniziate le indagini affidate agli agenti della Squadra Mobile di Salerno (agli ordini del vicequestore Gianni Di Palma).

Sul posto anche il personale della Scientifica per effettuare tutti i rilievi del caso, tanto che l’area interessata è stata transennata e chiusa al traffico per qualche ora proprio per consentire ai poliziotti di repertare tutto il materiale. Ascoltati anche i residenti della palazzina presa di mira per capire come mai nessuno abbia sentito i colpi di arma da fuoco nel silenzio della notte.

A quanto pare tra i condomini c’è qualche pregiudicato, ma probabilmente è ancora presto per capire a chi erano destinati i proiettili: le indagini in corso serviranno proprio a ricostruire più fedelmente possibile sia riguardo l’ora dell’azione dimostrativa (se in piena notte o all’alba) che riguardo al movente e all’identità di chi ha sparato. Un aiuto potrebbe arrivare anche dalle telecamere di videosorveglianza e scorgere – visionando frame su frame – se sia stato ripreso qualcuno o qualcosa che possa fornire una svolta alle indagini che vengono condotte nel massimo riserbo incasellando, una dietro l’altra, le informazioni che vengono raccolte.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Vincenzo Napoli: «Fortunatamente sono episodi isolatissimi all’interno del nostro tessuto sociale che però vanno tenuti sotto controllo, indagati, capiti e repressi. Noi abbiamo telecamere ed altri supporti, ma il malessere della società - che altrove si manifesta con modalità ben più gravi - dobbiamo impedire che invada anche Salerno. Come amministrazione facciamo quanto è nelle nostre umane possibilità, chiedendo la collaborazione dei cittadini e di quanti hanno a cuore il futuro della nostra città, sicuri dell’impegno quotidiano delle forze dell’ordine che operano sul nostro territorio. Dell’episodio parlerò di sicuro con il Questore ed il Prefetto sempre disponibili ad ascoltarci ed accogliere le nostre richieste».

Una cosa è certa che lo spaccio di droga è un fenomeno molto fiorente e non di rado, come accaduto anche in un recente passato, per accaparrarsi la leadership per il controllo dell’attività illecita vengono esplosi colpi di arma da fuoco per aria o contro muri perimetrali di abitazioni o attività commerciali a «mo’ di avvertimento». In assenza di leadership criminali forti (a differenza di altre zone della provincia), a Salerno città si sta registrando una sorta di «guerriglia tra bande».