Salerno, condanna bis senza sconti di pena per un 60eene che adescò ed abuso di una 19enne con problemi psichici

La Corte d'Appello di Salerno conferma la sentenza a 4 anni pe run uomo che adescò ed abusò di una ragazza con problemi psichici

Condannato per abusi sessuali nei confronti di una ragazza con problemi psichici
Condannato per abusi sessuali nei confronti di una ragazza con problemi psichici
di Viviana De Vita
Mercoledì 5 Luglio 2023, 18:44 - Ultimo agg. 6 Luglio, 06:45
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L’aveva adescata su un sito di incontri fingendo di essere un ragazzo bello e palestrato ma quando lei lasciò la sua città per raggiungerlo a Salerno, iniziò il calvario. Quell’uomo affascinante non esisteva: al suo posto c’era un 60enne che per sei lunghissimi mesi violentò la 19enne, originaria di Parma ed affetta da un lieve deficit cognitivo, costringendola persino a prostituirsi. Nessuno sconto per Ulisse Voria, il 60enne salernitano già condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale, violenza privata, lesioni personali volontarie e induzione alla prostituzione. La sentenza, che conferma la pena inferta in primo grado, è arrivata martedì sera quando i giudici della Corte d’Appello del tribunale di Salerno davanti ai quali era stata celebrata la rinnovazione del dibattimento, hanno sciolto la riserva. Decisiva la perizia richiesta dalla difesa dell’imputato: il consulente, dopo numerosi incontri, ha stabilito la completa idoneità della ragazza, assistita dall’avvocato Fabio De Ciuceis, a rievocare e riferire quanto vissuto, diagnosticando un trauma da stress dovuto a questa vicenda.

La sua testimonianza è quindi veritiera.

La vicenda risale al settembre 2016 quando la 19enne, affetta da un lieve deficit cognitivo e già vittima di una situazione familiare disperata, conobbe il suo aguzzino attraverso un sito di incontri. Lui si mostrava dolce e innamorato e, in breve, le propose di raggiungerlo a Salerno dove l’avrebbe ospitata. Lei lasciò la comunità dove era cresciuta e salì su un treno nella speranza di iniziare una nuova vita che potesse finalmente darle quella serenità sognata. Era il dicembre 2016 quando la ragazza, sballottata tra madre anaffettiva, padre alcolizzato e casa famiglia, arrivò in città: fu l’inizio di un calvario protrattosi fino al maggio dell’anno successivo. Prima le botte, poi le violenze e, infine, le pretese: la ragazza doveva prostituirsi. Il 60enne, che viveva con la madre a Salerno, ospitò la ragazza in una casa di proprietà a Cicerale facendole sperimentare l’inferno. Prima cominciò ad inviare le foto della giovane ad altre donne di sua conoscenza proponendole incontri a tre e, infine, la costrinse a vendersi in strada trattenendo per sé tutti i guadagni. Un incubo per la giovane che finì per ammalarsi contraendo dall’imputato una malattia venerea che le rendeva doloroso e impossibile ogni rapporto sessuale. Da lì alla denuncia il passo fu breve. La vicenda arrivò anche davanti alle telecamere de “Le Iene” che raccontarono l’inferno della ragazza che ha poi provato a costruirsi una nuova vita lavorando come baby-sitter e trovando ospitalità, dopo la denuncia, presso la Caritas diocesana. In primo grado Voria è stato condannato a 4 anni e 6 mesi. La pena è stata ora confermata in Appello dopo un nuovo processo apertosi lo scorso febbraio al termine del quale la ragazza è stata giudicata pienamente attendibile.

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