Salerno, dipendente del caseificio mettere il rapinatore in fuga

Dipendente di un caseificio di Salerno mette il rapinatore in fuga

Ladro in fuga
Ladro in fuga
di Brigida Vicinanza
Giovedì 31 Agosto 2023, 06:40
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L’orologio segnava quasi le 19 di un martedì di fine estate. All’interno dell’esercizio commerciale “La Tramontina” di via Nizza soltanto una donna che vi lavora all’interno. Per strada pochi passanti e – a tratti – anche poca illuminazione. E così la rapina sembra essere servita proprio su un piatto d’argento se non fosse che il colpo non è stato messo a segno data la prontezza della titolare del negozio che, appena ha visto entrare l’uomo con un casco integrale sulla testa e la mascherina sul volto e dopo aver sentito minacce per la consegna del denaro che era presente nel registratore di cassa, lo ha spinto con forza, portandolo fino alla porta di ingresso e facendogli guadagnare l’uscita, urlando a squarciagola per richiamare l’attenzione di alcuni passanti che - come si evince dal video registrato dalle telecamere - hanno subito soccorso la donna per capire cosa fosse successo. Sembra la scena di un film ma è successo realmente a Salerno, in pieno centro e quando il sole stava tramontando, proprio martedì sera: la tentata rapina (la seconda nel giro di pochi mesi ai danni della stessa attività commerciale in questione) ha alimentato la paura e le riflessioni sulla mancata sicurezza a Salerno. La prontezza della reazione della donna (Dolores Esposito) – ripresa dalle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza adesso al vaglio degli uomini della polizia – con il suo coraggio hanno fatto sì che il ladro scappasse senza concretizzare la rapina e a mani vuote.

I commercianti della zona però non ci stanno, hanno paura e non si sentono al sicuro e chiedono ancora una volta che gli appelli già lanciati in passato non rimangano inascoltati: «Siamo abbandonati - ha sottolineato Dolores impaurita il giorno dopo l’episodio - Via Nizza è poco frequentata in alcuni orari della giornata e noi commercianti siamo esposti a rischi altissimi, con malviventi pronti ad agire alla luce del sole.

Ma non c’è controllo e a volte neanche un’adeguata illuminazione. Manca un attento monitoraggio della zona nelle ore pomeridiane e serali: non è possibile lavorare serenamente se non ci si sente al sicuro».

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