Cava de' Tirreni, è sprint controlli di vicinato: sentinelle individuate

Grande soddisfazione per la scelta di Cava come città pilota, soprattutto per la celerità con cui l’amministrazione comunale ed, in particolare, l’assessore Baldi stanno realizzando il progetto

I controlli interforze a Cava de' Tirreni
I controlli interforze a Cava de' Tirreni
di Simona Chiariello
Giovedì 21 Marzo 2024, 07:00
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Otto referenti di altrettante macroaree di Cava de' Tirreni per dare il via ai controlli di vicinato. Dopo gli annunci e la firma del protocollo in Prefettura, l’amministrazione comunale ha avviato l’attuazione del progetto pilota nato in risposta all’emergenza furti ed ora allargato ad altri ambiti di prevenzione, sempre in tema di sicurezza.

Nelle settimane scorse c’è stato un grosso lavoro organizzativo per la suddivisione del territorio in otto macroaree e soprattutto per l’individuazione di altrettanti referenti che avranno il compito di interagire con le forze dell’ordine dopo un periodo di formazione. Martedì sera a palazzo di città, il sindaco Vincenzo Servalli e l’assessore alla polizia municipale Germano Baldi, con la presenza del comandante Stefano Cicalese, hanno incontrato i referenti che sono stati informati su compiti e mansioni e resi partecipi del progetto. «Seguiranno altri incontri - precisa Baldi- che porteranno alla presentazione ufficiale al Comune con tutti gli attori in campo: polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale. Nella nostra regione è un progetto pilota di cittadinanza attiva, in quanto responsabilizza i cittadini ad essere guardiani del territorio, in modo da interloquire con le forze dell’ordine, con professionalità e competenza, nell’interesse del bene comune e della sicurezza del territorio. Inizia a entrare nella fase operativa il controllo di vicinato, uno strumento di deterrenza verso atti predatori della proprietà privata».

Grande soddisfazione per la scelta di Cava come città pilota, soprattutto per la celerità con cui l’amministrazione comunale ed, in particolare, l’assessore Baldi stanno realizzando il progetto. «Caposaldo deve rimanere il tema della prevenzione - spiega Gennaro Vitale, responsabile territorio e sicurezza de La Fratellanza, tra i primi ad avanzare l’idea del controllo del vicinato - bisogna mettere in atto misure di sicurezza passiva per scongiurare l’azione predatoria. Queste misure comprendono le telecamere di sicurezza, i sistemi antifurto, ma prima di tutto un rapporto di fiducia e di conoscenza tra le persone che abitano all’interno di una determinata porzione di territorio. In un quartiere in cui i residenti hanno gli “occhi aperti", i malintenzionati saranno sicuramente dissuasi dal mettere in atto un piano criminale. Qualora ovviamente si ravvisi un problema bisogna avvisare le forze dell’ordine».

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E precisa: «Nelle ultime ore giungono segnalazioni di violazioni di domicilio anche se la situazione sul territorio è abbastanza tranquilla. Ecco perché è molto importante che questo progetto incominci a prendere vita».