Straniero ucciso a Castel San Giorgio, i timori della vittima al telefono con la moglie

Prende sempre più piede la circostanza che il movente sia legato ad un traffico di extracomunitari dal Marocco che i due avrebbero gestito insieme.

Il luogo dov'è stato ritrovato il cadavere
Il luogo dov'è stato ritrovato il cadavere
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 07:00
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L'ultimo contatto tra la moglie e Hadraoui Mssad, il 54enne marocchino ucciso con un colpo alla testa a Castel San Giorgio, avviene il 29 gennaio scorso, pochi minuti dopo le 10 del mattino. L'uomo è in auto, insieme a Gerardo Palumbo, il 64enne ragioniere di Rocca che si trova in carcere, indiziato per omicidio aggravato dalla premeditazione e porto illegale di arma da fuoco. I due - a detta della vittima - si stanno dirigendo in un luogo, dove c'è una strada in salita. Probabilmente è la stessa zona dove poi due ragazze troveranno il cadavere dello straniero, due giorni dopo, a Trivio.

La moglie risponde all'uomo - sempre attraverso messaggi vocali WhatsApp - esternando la sua preoccupazione e raccomandando cautela. L'indagato - sempre a detta di Mssad - avrebbe dovuto prima recuperare dei soldi poi avrebbe cambiato idea, comunicando alla vittima di dirigersi all’aeroporto di Napoli. Lo stesso Mssad si mostrerà perplesso, con la donna, su come andrà l’esito di quell’incontro. Dopo qualche ora la moglie chiede al marito dove si trovi e se le cose siano andate bene. Non avrà alcuna risposta. I carabinieri hanno sequestrato i telefoni dell'indagato ma anche quello della moglie dell'extracomunitario, sul quale sarebbero confluiti diversi messaggi che il 54enne aveva inviato proprio alla donna. Forse temendo di perdere tutto, forse perché non si fidava del 64enne ragioniere. Il materiale sarà analizzato attraverso l'uso di un esperto in lingua araba. Prende sempre più piede, infatti, la circostanza che il movente sia legato ad un traffico di extracomunitari dal Marocco che i due avrebbero gestito insieme.

Si tratterebbe di quindici persone. Per ognuna di queste, Palumbo avrebbe percepito 4000 euro, falsificando - altra ipotesi del pm - lettere di assunzione di datori di lavoro italiani. L'obiettivo era di ottenere i visti per l'ingresso degli extracomunitari sul territorio italiano. Gli inquirenti passeranno al vaglio anche la mole di documentazione acquisita proprio su questo presunto traffico e che potrebbe estendersi fino al Marocco, a Casablanca, presso il Consolato. Restano poi da chiarire ulteriori elementi: per i risultati dell’autopsia serviranno 90 giorni. All’indagato sono state sequestrate due pistole (una con quattro colpi mancanti) ma il medico legale ha escluso, al momento, che la vittima sia stata uccisa dove è stato trovato il corpo. Il telo utilizzato per coprire il cadavere, inoltre, lascia pensare ad una premeditazione. Vicino al corpo c'erano anche pezzi di vetro. Tra i sequestri anche degli stivaletti sporchi di tracce rossastre, indossati dall'uomo. E la sua auto, con dentro tracce di sangue umano.

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Palumbo era stato ripreso da una telecamera il giorno della scomparsa dello straniero, salire e scendere da quel tornante in 11 minuti. Prima in compagnia di qualcuno, poi da solo. 
 

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