Ricigliano, a scuola da solo per 8 anni: festa per l'esame di Felice

Unico nato nel 2009, ha frequentato la pluriclasse sin dalle scuole elementari. Ieri il 13enne ha concluso le medie, alle superiori studierà con altri alunni

La pluriclasse
La pluriclasse
di Margherita Siani
Martedì 27 Giugno 2023, 07:00
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Felice ha quasi 14 anni e incarna la capacità di resilienza dei borghi che non vogliono morire. Ieri ha concluso il suo percorso con l’esame di terza media, discutendo una tesina sulla «Turniata», l’evento più importante della tradizione di Ricigliano. Non è stato un esame come gli altri, per lui e per l’intero paese. Felice De Lucia, infatti, è l’unico nato nel 2009 in questo Comune, un destino scolastico segnato: fare la scuola da solo. Lo studente ha sempre frequentato le pluriclassi che prevedono più studenti, che seguono anni diversi, in uno stesso gruppo. Ma soprattutto Felice è stato da solo, l’unico studente seguito dai suoi insegnanti. Non ha mai avuto un confronto con compagni della sua età, non ha mai potuto condividere i compiti con loro o studiarci assieme. Eppure ha resistito. 

«Molte volte ci hanno invogliato a trasferire Felice in una classe normale a San Gregorio Magno, ma io non ho mai voluto, soprattutto non ha mai voluto lui - racconta sua madre, Vita - Ho pensato che avrebbe potuto impegnarsi in una pluriclasse come in una classe normale allo stesso modo. È stata dura, ci sono stati momenti difficili, soprattutto perché Felice è molto riservato, silenzioso. Ma da quest’anno è maturato molto, si è aperto. È stato un anno molto bello per lui». Soprattutto in prima media, quando Felice si è ritrovato, in piena pandemia, in una classe con ragazzini più grandi, in Dad con tutti i contraccolpi del caso. Ma grazie all’aiuto degli insegnanti e dei suoi genitori, mamma Vita e papà Palmino, è riuscito a superare le difficoltà. «I professori sono stati fondamentali - racconta ancora la mamma - sono stati un sostegno prezioso, lo aiutavano e comprendevano la difficoltà che aveva nell’essere solo a seguire il programma didattico del suo anno scolastico». La scuola secondaria di I grado di Ricigliano è composta da una sola classe con tre studenti di prima, quattro di seconda e Felice in terza.

Ieri, dopo che la commissione ha concluso gli esami a San Gregorio Magno, è stata la volta di Felice. Alle 8.30 erano tutti a scuola, a Ricigliano, per ascoltare la tesina sulla Turniata. E poi la festa dei professori e dei compagni per questo ragazzo che ha resistito otto anni. A scuola anche il sindaco, Giuseppe Picciuoli, che ha consegnato allo studente resiliente, simbolo del suo Comune, un attestato di ringraziamento e di saluto, ricordando come siano proprio questi esempi i più significativi in una comunità piccola. L’esame si è così trasformato in una festa, utile però a sottolineare le difficoltà che vivono i paesi, soprattutto per le prove che ogni giorno anche ragazzini come Felice devono affrontare per vedersi riconoscere un diritto come quello allo studio, tenuto stretto come un dono prezioso. Un diritto per il quale si può fare anche tanta fatica. A Felice anche un piccolo dono dei suoi insegnanti, commossi come tutti: un astuccio che conterrà penne e colori quale simbolo per continuare a studiare con quella forza che Felice, forse anche inconsapevolmente, ha avuto ed ha trovato dentro di sé in questi anni. Ora andrà all’Itis di Oliveto Citra, a studiare meccanica, la sua passione. E, per la prima volta, si ritroverà in una classe di coetanei, dove il confronto non mancherà e dove potrà trovare nuovi e tanti amici con cui condividere il suo tempo. «La resilienza, la forza di volontà mostrata da questo giovanissimo studente e dalla sua famiglia rappresentano la voglia di non arrendersi, di resistere dinanzi alle difficoltà», chiosa il primo cittadino, orgoglioso del suo giovane concittadino.

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