Salerno, svolta per il nuovo Ruggi: respinto l’ultimo ricorso, ora sprint per la gara-bis

Il Consiglio di Stato respinge l'appello del Consorzio Sis: confermato l’annullamento del primo bando

Il rendering del nuovo Ruggi
Il rendering del nuovo Ruggi
di Sabino Russo
Mercoledì 17 Aprile 2024, 04:55 - Ultimo agg. 12:50
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Via libera al bando-bis per l’affidamento dei lavori di realizzazione del nuovo Ruggi. Il Consiglio di Stato respinge l’appello del consorzio Sis e conferma la prima pronuncia del Tar che, sul ricorso degli avvocati Lorenzo Lentini e Arturo Cancrini, per conto del consorzio Eteria, aveva chiesto l’annullamento della prima gara per evidenti errori e anomalie.

La Regione, a questo punto, punta spedita alla nuova gara, per la quale già si era messa al lavoro, anche con l’aiuto dell’Anac, prima dell’appello proposto dal consorzio torinese.

A fine ottobre, il Tar di Salerno aveva annullato la precedente procedura, accogliendo il ricorso presentato dal Consorzio Eteria, che si era visto scavalcare a sorpresa, dopo essere risultato primo all’apertura delle buste economiche, dal consorzio torinese. Il raggruppamento guidato da Eteria aveva ottenuto il miglior punteggio per effetto della migliore offerta economica, confermata con un ribasso del 12,23%, rispetto all’8,25 di Pizzarotti e dello 0,98% del Consorzio Sis. A far capovolgere la situazione, però, a inizio settembre, era stata l’offerta tempo: a fronte dei mille giorni indicati da Eteria e dei 960 di Pizzarotti (tempo di gara 1020 giorni), il Consorzio Sis si aggiudicava il punteggio migliore con 896 giorni, guadagnando poco più di 4 punti in più rispetto a Eteria e scavalcandola così di quasi un punto e mezzo nel punteggio complessivo. Prima del ricalcolo, la distanza nell’offerta tempo tra le due concorrenti era stata indicata in appena 0,58 punti. Da qui, il ricorso al Tar, con il quale il Consorzio Eteria ottenne l’annullamento di «tutti gli atti di gara e, in particolare, dei verbali (da n. 1 a n. 10), nella parte in cui hanno ritenuto ammissibile ed attribuito il punteggio alla offerta del Consorzio Stabile Sis – si legge nel dispositivo – collocandolo al primo posto della graduatoria con punti 80,21 davanti alla Società ricorrente con punti 78,81; del verbale n. 10 del 7.7.2023 nella parte in cui la commissione ha stravolto gli esiti di gara cristallizzati nel verbale n. 9 del 16.6.2023, introducendo, a buste aperte, nuovi valori di riferimento per il calcolo della offerta tempo».

Era stato proprio il governatore De Luca a chiedere «tempi svizzeri» per la conclusione di tutte le procedure necessarie all’avvio dei lavori e per la loro conclusione. Per questo motivo, era stata introdotta la «clausola tempo» all’interno del bando. Un mese dopo, poi, un altro colpo di scena, con il ricorso in appello del Consorzio Stabile Sis contro la decisione del Tar di Salerno di annullare l’intera procedura di gara, a cui ha fatto seguito, a novembre, la scelta della Regione di indire un bando di gara bis, senza attendere l’esito del ricorso.

A metà gennaio, infine, è arrivato l’accoglimento della richiesta di sospensiva da parte del consorzio torinese contro l’annullamento della precedente procedura.

L’opera, il cui importo è di circa 368 milioni (iva esclusa), si estenderà su una superficie totale di 220mila metri quadri, di cui 178mila di superficie costruita, dove sorgeranno 732 posti letto (con 50 di terapia intensiva, più 8 di terapia intensiva pediatrica e neonatale), 50mila metri quadri di parcheggi (1700 posti auto, di cui 750 per i dipendenti), 21 sale operatorie, 6 sale angiografiche, 69 ambulatori, 3 Tac più 2 risonanze magnetiche, due tomografi a emissione singola di fotoni, una pet Tac, due bunker di radioterapia e 10 mila metri quadri di area universitaria.

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Stando al vecchio progetto, la realizzazione del nuovo presidio era prevista dove ora è allocato il Ruggi, ma col Comune si è poi concordato un piccolo spostamento, a causa di problemi di superficie e di compatibilità con le attività in corso dell’ospedale, facendo cadere la scelta sull’area dove stava nascendo Finmatica. Parliamo di un’area destinata, in precedenza, dallo strumento urbanistico generale, a nuova edilizia residenziale pubblica e per la quale, con successiva delibera della giunta comunale di Salerno del dicembre 2019, è stata adottata una variante al piano urbanistico comunale.

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