È stato assolto dall’accusa di usura, perchè il fatto non sussiste, monsignor Nunzio Scarano. La sentenza è stata emessa dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno che hanno respinto la richiesta di condanna a tre anni che la procura aveva richiesto per l’ex capocontabile dell’Apsa (l’associazione del patrimonio del Vaticano) accogliendo le argomentazioni dell’avvocato Riziero Angeletti che, nel corso del lungo dibattimento durato 6 anni (la chiusura delle indagini preliminari risale addirittura al 2015) è riuscito a dimostrare che a Scarano furono restituite le stesse somme prestate, senza alcun interesse. Il processo, a carico di Nunzio Scarano e che è appena terminato con l’assoluzione con formula piena dell’alto prelato, si era aperto dopo le dichiarazioni di un medico che ebbe due prestiti da 10mila euro ciascuno (marzo e settembre 2012) grazie al legame di parentela che aveva con lo stesso Scarano, avendo sposato una nipote. Il chirurgo, in un primo momento aveva smentito ipotesi usuraie, poi difronte ad un’intercettazione dove veniva pronunciata la parola “interessi”, rese dichiarazioni in merito. Nella stessa inchiesta anche la commercialista di don Nunzio Scarano, nel corso delle sue dichiarazioni, aveva parlato di un prestito che monsignor Scarano aveva fatto a lei e al suo compagno (poi deceduto) per un antico rapporto di amicizia non facendo però mai menzione di tassi d’interesse tanto è vero che per questa vicenda furono ipotizzate dalla procura “condotte poste con abuso della qualifica di ministro del culto cattolico”.
Ricordiamo che don Nunzio Scarano, a marzo dello scorso anno, fu condannato a 7 anni per riciclaggio (con confisca dei beni): insieme a lui fu condannata anche la commercialista Tiziana Cascone a 3 anni e 6 mesi mentre furono assolti gli altri Accusati di avergli un aiuto nel riciclare il denaro e che avrebbero (alcuni a propria insaputa secondo le stesse accuse) partecipato all’estinzione di un’ipoteca. Estinzione compiuta con finte donazioni di terzi e con assegni da 10mila euro rimborsati in contanti. A giugno 2021 a carico di Scarano c’è stata un’altra assoluzione dai giudici della Corte di appello di Roma: non solo nei confronti del prelato, ma anche per l’ex agente dell’Aisi, Giovanni Maria Zito e il brooker, Giovanni Carenzio.