Tre anni di volontariato per gli ultras violenti di Paganese e Casertana

Il giudice ordina lavori socialmente utili per i tifosi. Per dodici supporter è scattato anche l’obbligo di restare in regione e il ritiro del passaporto

Gli scontri tra gli ultras
Gli scontri tra gli ultras
di Nicola Sorrentino
Venerdì 29 Settembre 2023, 06:50 - Ultimo agg. 18:22
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I 12 tifosi (11 della Paganese e 1 della Casertana) che hanno patteggiato in relazione all’inchiesta sugli scontri e la violenza tra ultras, di gennaio scorso, dovranno svolgere 3 anni di lavoro di pubblica utilità. E’ una delle prescrizione imposte dal gup, in sostituzione della pena detentiva. Gli imputati avevano concordato pene che vanno da 1 a 4 anni di reclusione, per reati quali devastazione, resistenza a pubblico ufficiale, rissa e lesioni. Entrando nel dettaglio del provvedimento del gup del tribunale di Nocera, ognuno di loro dovrà svolgere lavori di pubblica utilità per 3 anni, corrispondente a 1095 giorni e quindi a 2190 ore complessive di lavoro. 

Per alcuni, il servizio andrà svolto presso le associazioni “No Aids Odv” e “Pane e Libri per tutti” con sede a Pagani. La prima si occupa di volontariato mentre la seconda è un’associazione culturale, con le medesime finalità. Il lavoro sarà svolto tre giorni a settimana, per due ore al giorno, dalle ore 15,00 alle ore 17,00, secondo le modalità già concordate e in accordo con gli enti scelti. Tuttavia, ci sono altre prescrizioni che dovranno essere rispettate, pena la revoca del beneficio: il divieto di possedere o portare a qualsiasi titolo armi, munizioni ed esplosivi, anche con autorizzazione della polizia; divieto di frequentare pregiudicati o persone sottoposte a misure di sicurezza o prevenzione; obbligo di restare all’interno della regione Campania; ritiro del passaporto e la sospensione della validità ai fini dell’espatrio di ogni altro documento equipollente; l’obbligo di conservare o portare con sè e di presentare ad ogni richiesta degli organi di polizia, il provvedimento che applica o dà esecuzione alla pena sostitutiva e l’eventuale provvedimento di modifica delle modalità di esecuzione della pena. Anche per il tifoso della Casertana stesse prescrizioni, con lavori di pubblica utilità da svolgere, per 3 anni, presso una cooperativa sociale di Caserta

Qualche settimana prima, avendo scelto invece il giudizio abbreviato, il tribunale aveva condannato i primi 9 tifosi, con pene che andavano dai 2 ai 5 anni di reclusione. Il 22 gennaio scorso, gli scontri tra ultras e forze dell’ordine si verificarono all’incrocio tra via Ugo Foscolo di Sant’Egidio del Monte Albino e via Sorvello di Pagani. Risultato di quella violenza fu, oltre ad un bus dei tifosi ospiti carbonizzato per il lancio di un fumogeno, insieme ad un appartamento e un negozio, il ferimento di un carabiniere, di un paio di tifosi e danni a decine di auto.

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Per il Gup, questo tipo di pena sostitutiva a quella detentiva si palesa «particolarmente appropriata al caso in ragione della funzione risocializzante e rieducativa che tale tipo di pena potrà svolgere su colui che è giudicato colpevole di reati che hanno leso o messo in pericolo, in primo luogo, un bene superindividuale, quale l’ordine pubblico, inteso quale ordinato assetto civile, oltre che l’incolumità individuale».
 

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